Corriere della Sera 6.12.10
Fistarol al Pd: al Senato mezzo gruppo può fare come me
di M. Gu.
ROMA — Bersani ha provato a trattenerlo e altrettanto ha fatto Veltroni. Maurizio Fistarol ha parlato con entrambi, ha ascoltato idee, lusinghe e forse anche profferte, ha ringraziato per «sincerità e simpatia» il segretario e il suo predecessore, ma non ha cambiato idea. Ha preso il suo bagaglio di esperienza politica — che lo ha visto per otto anni sindaco di Belluno, deputato e senatore — e, «non certo a cuor leggero», ha traslocato nel gruppo misto.
Non per mettersi sul mercato dei parlamentari in vista della fiducia, quando voterà no. Ma per aderire al «nuovo polo di Fini e Casini come senatore di Verso Nord, il movimento politico che ho fondato con Massimo Cacciari e che vanta adesioni in tutte le province del Settentrione».
Lo ha scritto nella lettera ai «carissimi amici» del Pd, in cui li informava che sarebbe sceso dal treno: «Ritengo che una diversa stagione, di cui il nostro Paese ha urgenza, possa nascere solo con l’iniziativa del nuovo polo che sta prendendo forma...». In onore alle sue linee guida, «coerenza e correttezza», ha informato gli ex compagni di strada di non aver contattato «un solo iscritto al Pd» per convincerlo ad aderire a Verso Nord. Adesso dovrà modificare il suo sito Internet, cancellando la voce «Democratici» e le insegne del ramoscello d’ulivo che ancora richiamano la stagione di Prodi. Di cui «Bersani è stato uno dei protagonisti meno peggiori».
È il ventunesimo addio di un parlamentare al Pd e, a quanto racconta l’ormai ex coordinatore nazionale dei Forum tematici, rischia di non essere l’ultimo. «Se dovessi fare una previsione dopo le chiacchierate con i colleghi senatori, dovrei pensare che mezzo gruppo del Pd è in procinto di uscire», sorride amaro Fistarol. Uno che ama i silenzi delle cime dolomitiche e, per temperamento, non sbatte porte. La critica è forte, ma prova a esprimerla con garbo: «Il Pd non ha alcuna capacità espansiva al di fuori degli steccati della sinistra. Come si fa a pensare di andare al voto con Vendola e Di Pietro, magari rifacendo l’Unione?». Avanti il prossimo.
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04/12/2010 Padova
FISTAROL LASCIA IL PD – FILIPPIN: “NESSUNA ALTERNATIVA VERA SENZA IL PD”
Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd, replica con una dichiarazione alla lettera aperta agli iscritti del Pd diffusa oggi dal Senatore Maurizio Fistarol, che conferma la notizia della sua adesione a Verso Nord.
“La lettera del senatore Maurizio Fistarol – spiega la Filippin – ufficializza una notizia di fatto già nota. La sua adesione a Verso Nord è una scelta che spiace: politicamente legittima, ma basata sul presupposto di un’analisi che non condivido. Il Partito Democratico non è una forza residuale o di testimonianza. È il perno indispensabile e inaggirabile di qualsiasi progetto di alternativa. Mentre la crisi finale del berlusconismo passa ovviamente anche dal ruolo di forze che appartengono al campo del centrodestra, una nuova stagione per il paese non potrà mai aprirsi senza il concorso e il protagonismo del Pd. Proprio per questo però concordo con Fistarol sul fatto che la strada dei democratici continuerà ad incrociare in futuro il percorso di chi, come lui, continuerà a battersi per un progetto di paese nettamente alternativo a quello offerto da un centrodestra giunto alla crisi finale”.
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La lettera di Fistarol:
Belluno, 4 dicembre 2010
Carissimi amici,
dopo una lunga e non facile riflessione ho preso la decisione di lasciare nei prossimi giorni il Gruppo PD del Senato e di aderire al Gruppo Misto; è giusto che ve ne trasmetta (anche se in estrema sintesi) le motivazioni. Desideravo farlo prima che la notizia fosse oggetto di attenzione da parte dei media, ma i meccanismi della comunicazione non sono controllabili.
Il Partito Democratico non corrisponde purtroppo alle ragioni per le quali era nato e io sono andato via via convincendomi che le difficoltà, strutturali, che incontra non possano essere superate. L’amalgama tra le storie, le culture, le sensibilità che dovevano comporlo non è riuscito: in troppe realtà il PD è una sommatoria di gruppi diversi che non costituiscono una casa comune. Ciò a cui tengo di più: il PD non ha alcuna capacità espansiva al di fuori dei tradizionali steccati della sinistra, rimanendo incompatibile con il cuore dell’elettorato italiano. In tal modo il PD svolge un compito significativo, per il quale nutro una grande considerazione, ma non la funzione cui è stata orientata tutta la mia attività politica e amministrativa dall’inizio degli anni ’90. E ciò avviene in un bipolarismo (purtroppo) malriuscito, che a sinistra rischia di riprodurre la disastrosa esperienza dell’Unione, sotto altre spoglie. Non credo davvero che l’alternativa al berlusconismo declinante possa essere l’alleanza con Di Pietro e Vendola.
Con le naturali difficoltà e contraddizioni ritengo che una diversa stagione politica, di cui il nostro Paese ha urgenza, possa nascere solo con l’iniziativa del nuovo Polo che sta prendendo forma; questo motiva anche la mia scelta parlamentare. Chi mi conosce bene credo comprenderà la coerenza di ciò che faccio con le mie idee. Voglio farvi sapere che in queste settimane non un solo iscritto al PD è stato da me contattato per aderire a Verso Nord o comunque per condividere la mia decisione. Sono convinto che il malessere nel PD produrrà scelte analoghe, ma quello che mi muove non è certo la volontà di danneggiare questo partito, bensì esclusivamente il bisogno di ritrovare senso e motivazione al mio impegno politico e di fare la cosa che ritengo giusta.
Credo che ci saranno comunque significativi momenti di incontro con chi prosegue la sua militanza nel PD. E spero davvero che, qualunque sia il pensiero di ciascuno di voi, il confronto possa avvenire con il rispetto e l’amicizia che, in ogni caso, da parte mia non mancheranno.
Maurizio Fistarol