Pagine

25.11.09

Segreteria nazionale PD: c'è Davide Zoggia (e, ai Forum tematici, Laura Puppato)

PD Veneto - Comunicato
24/11/2009 Padova

Davide Zoggia entra nella Segreteria di Bersani


Il veneziano Davide Zoggia, 45 anni, già presidente della Provincia di Venezia, entra nella Segreteria nazionale del Partito Democratico, la squadra scelta che coadiuverà Pier Luigi Bersani. Lo ha comunicato oggi alla Direzione nazionale lo stesso leader uscito vincitore dalla primarie del 25 ottobre.

«Il fatto che un veneto sia stato chiamato da Bersani ad affiancarlo nel suo mandato è un segnale importante – afferma Zoggia – Significa che l’attenzione del Partito Democratico per quanto accade nella nostra regione è ai massimi livelli, come è giusto che sia, essendo il Veneto tra le aree più produttive e sviluppate del Paese. Sono soddisfatto e mi impegnerò per essere all’altezza di questo compito»


La Segreteria nazionale è un organismo ristretto, composto da dodici membri, sei donne e sei uomini, ed è coordinato da Maurizio Migliavacca.
Ma ai vertici del Pd nazionale è arrivata anche Laura Puppato, sindaco di Montebelluna, 60 mila preferenze alle ultime Europee. Bersani l’ha voluta coordinatrice del Forum Ambiente.

Con le sette venete in Direzione nazionale – Filippin, Sbrollini, Rubinato, Meo, Miotto, Moretti e la stessa Puppato – più i due sindaci Cacciari e Zanonato, il team veneto a Roma si è rafforzato notevolmente.

«Bersani conferma ancora una volta di essere all’altezza del compito che gli è stato affidato dai 3 milioni di elettori delle primarie: riportare il Pd al governo del Paese per riportare l’economia e la società italiana alla pari con i grandi Paesi d’Europa e del mondo. E il Pd non potrà mai governare il Paese se non diventerà maggioranza al Nord. È la sfida in cui, noi veneti per primi, siamo impegnati» è il commento del segretario regionale del Pd veneto Rosanna Filippin.

16.11.09

Rosanna Filippin è il nuovo segretario del PD Veneto, vice Andrea Causin

la Nuova di Venezia — 16 novembre 2009

Filippin segretario di un partito in guerra


Scena finale. L’ultimo atto del congresso del Pd, dopo le primarie del 25 ottobre, si è consumato attorno alle 13 di ieri mattina. Dopo che il candidato dei «franceschiniani» Andrea Causin aveva, nella sua relazione, invitato a votare per la rivale Filippin. Il presidente dell’assemblea, Felice Casson, gli chiede se quella frase va intesa come il ritiro dal ballottaggio (ritiro che era stato annunciato il giorno dopo le primarie e poi clamorosamente smentito). Lui annuisce. Casson allora si appresta a proclamare eletta, senza bisogno di votazioni, la Filippin: «Se nessuno ha obiezioni» dice. Il colpo di scena, come in un matrimonio, è che alcuni delegati di Rovigo si sbracciano in sala.

«Per un motivo di chiarezza e trasparenza ritengo utile per il partito che si voti - spiega il segretario rodigino Gabriele Frigato - Io personalmente voterò la Filippin». «Ma cosa dobbiamo votare - interviene Roberto Ongaro, esponente della mozione Marino - se il candidato è uno solo?». Casson, da buon ex magistrato, sentenzia per l’acclamazione. Ma una parte della sala mugugna. «Il mio segnale di unità è nominare Andrea Causin vicesegretario. E non è una spartizione di poltrone» dichiara la neo-segretario, che stavolta però è apertamente contestata dalla sala.

Il retroscena. Dietro il caso di un’acclamazione «farsa» ci sono giorni di trattative e riunioni. E la spaccatura della mozione Franceschini. Frigato infatti era il vice designato in caso di soluzione unitaria, scalzato all’ultimo momento dalla «rentrée» di Causin. E’ un’intera provincia, dunque, quella di Rovigo, a sentirsi «tradita». Il vero vincitore morale del congresso resta Felice Casson, i cui uomini adesso potranno reclamare candidature e posti all’interno del partito, mentre prima erano assolutamente emarginati. Il futuro esecutivo quindi sarà composto da 7 «bersaniani», 4 «franceschiniani» e 3 esponenti della mozione Marino. Più la segretaria Filippin.

Lo sfidante in 30 giorni. «Il candidato governatore? Lo sceglieremo al massimo in 30 giorni e sarà legittimato dalle primarie. Dobbiamo guardare anche all’Udc - ha spiegato Rosanna Filippin nel suo discorso - Così come costruiremo liste competitive per le regionali: i nomi saranno scelti con larghe consultazioni tra gli iscritti». Altro punto delicato all’interno del partito è la distribuzione delle risorse: «Mi impegno a far sì che il 50% dei soldi del partito regionale sarà restituito alle attività dei circoli e delle strutture provinciali».
- Claudio Malfitano

8.11.09

La nuova direzione del segretario Bersani: per il veneziano c'è Marta Meo

la Nuova di Venezia — 08 novembre 2009

Elette sei donne: è la squadra dei veneti in direzione