La Nuova Venezia 14 settembre 2012
Pd, scende in campo Puppato «Parlo ai delusi dalla politica»
MONTEBELLUNA - Ci pensava da un paio di mesi ma, se non fosse stato per la consolidata amicizia con Concita De Gregorio, avrebbe atteso ancora ad annunciare la candidatura alle primarie del Partito Democratico. Laura Puppato, 55 anni, trevigiana di Crocetta del Montello, assicuratrice, cresciuta nelle associazioni ambientaliste, diventata sindaco di Montebelluna nel 2002 guidando un comitato contro l’inceneritore che voleva realizzare la Lega, confermata nel 2007 con il 52% dei voti, è «l’anima bella» che cercava un pezzo di Partito Democratico, deluso da Pier Luigi Bersani e non conquistato da Matteo Renzi. «Eccomi» risponde al telefono tornando da Roma, dove ieri mattina ha partecipato al Forum ambiente, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, signora delle preferenze (60 mila alle Europee 2009, prima dei non eletti, 26 mila alle Regionali 2010). Laura Puppato, perché questa candidatura alle primarie? «Perché da settimane avvertivo che il dibattito tra Bersani e Renzi si stava attorcigliando attorno a polemiche, personalismi e contrapposizioni. L’Italia e il Pd di tutto hanno bisogno eccetto che di questo. E poi per un altro motivo». Quale? «Non riuscivo ad avvertire il progetto politico, il programma, il ragionamento che sta alle spalle dei candidati. Mi sembra che lo scontro fosse tra il nuovo e il vecchio, ma non è così. Il Pd è un grande partito, queste saranno primarie di coalizione, l’Italia sta attraversando un periodo delicato» E dunque ha deciso di lanciare la sua candidatura. «Per inclinazione sono portata ad incontrare molte persone normali, semplici cittadini, democratici e no. E molti continuavano a ripetermi: Renzi ha ragione sul rinnovamento ma non può demolire Bersani per l’età. Insomma, molti elettori stavano ripiegando nell’astensionismo, allontanandosi dalla partecipazione. Il centrosinistra ha il dovere di recuperare all’impegno e alla partecipazione questo 40% di persone brave, capaci, deluse. Mi è parso dunque utile offrire la mia proposta all’area democratica e di centrosinistra. Non da ultimo il fatto che una presenza femminile può aiutare la partecipazione. Ecco, il mio nome rappresenta in questo senso una candidatura di servizio». Cosa pensa della candidatura di Bersani? «Bersani è bravissimo, uno dei migliori ministri dell’Industria che l’Italia abbia mai avuto. Penso che lui sia un valore. Suo malgrado, gli vengono addebitate colpe non sue. La mia candidatura servirà anche per costringere il Pd a modificare le politiche ambientali». E di Renzi cosa pensa? «Sono andato ad ascoltarlo due volte alla Leopolda, ma sinceramente non ho capito che tipo di idea ha del paese. Dice: sto con Marchionne, ma lui è il vecchio e non rispetta i lavoratori». Quali temi saranno il cuore della sua campagna elettorale? «Quelli che percorro da sempre nella mia vita: l’efficienza della pubblica amministrazione, l’ambiente, l’energia, la sostenibilità, l’equità». Cominciamo dalla pubblica amministrazione. «Deve essere efficiente e i costi della politica devono essere tagliati. Lo Stato sia determinato ma leggero». L’ambiente. «Il mondo che vogliamo costruire passa attraverso un diverso approccio con l’ambiente, il welfare, la salute, l’energia. L’Ilva è un caso italiano di scuola: nel 2008 il Gruppo Riva partecipa con 120 milioni alla cordata Alitalia e, pochi mesi dopo, ottiene la certificazione ambientale». La giustizia. «Il nostro sistema giudiziario è tra i peggiori del mondo, non attira investitori, non dà certezze. Un imprenditore deve conoscere esattamente i tempi di risposta». L’equità. «Il governo Monti ha fatto moltissimo per restituire credibilità e ridurre lo spread. Adesso bisogna investire una fetta consistente degli 82 miliardi di interessi che paghiamo per il debito pubblico nelle fasce più deboli, con un reddito garantito a chi non ce la fa» Con Bersani vi siete scambiati una telefonata. Che le ha detto? «Ho chiamato in mattinata Pier Luigi. Mi ha fatto gli auguri, mi ha detto che ho rilasciato una bella intervista e che c’era bisogno di una donna. Renzi? No, lui non l’ho sentito. Non credo nemmeno di avere il suo numero di telefono...» Quali reazioni ha avuto per questa candidatura? «Ho ricevuto moltissimi messaggi: dalla Sicilia, dalla Puglia, dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Liguria, dal Friuli. Di grande incoraggiamento, di speranza: sono cose che non ti aspetti. Conferme che c’era bisogno di una proposta diversa. Evidentemente ho intercettato un bisogno». Domani è un altro giorno.Quando parte il tour italiano per Laura Puppato? «Da oggi al lavoro a Venezia, c’è commissione turismo. Il 21 settembre sarò a Firenze, per un’iniziativa di Giustizia e libertà. Userò molto il web e il treno, cercherò di sprecare il meno possibile». In tutta onestà, quanti voti pensa di intercettare? «Non ci penso, non faccio contabilità. Faccio la mia battaglia e basta».
Daniele Ferrazza