la Nuova di Venezia — 13 maggio 2009
Zaccariotto-Zoggia, primo duello
Zaccariotto-Zoggia, primo duello
VENEZIA. Primo faccia a faccia, a 25 giorni dal voto, tra il presidente uscente della Provincia Davide Zoggia, candidato per il centrosinistra, e la sfidante Francesca Zaccariotto, sindaco di San Donà, candidata di Pdl e Lega. I contendenti hanno scelto la sede della Nuova per il loro primo confronto. Dibattito a tutto campo su sicurezza, lavoro, chimica, alleanze e città metropolitana. Appena si incontrano, abbracci e sorrisi. Ma durante quasi un’ora e mezza di domande e risposte i due candidati non si sono risparmiati frecciatine polemiche.
PELLICANI E VITUCCI
Zaccariotto: «Sicurezza, legalità e ronde»
Zaccariotto: «Sicurezza, legalità e ronde»
Appena si incontrano, baci, abbracci e sorrisi. Frecciatine durante il dibattito. E alla fine, la promessa della sfidante: «Comunque vada, la mia prima telefonata sarà a lui». Dibattito serrato, quello che si è svolto ieri mattina nella sede della Nuova . Primo faccia a faccia, a 25 giorni dal voto, tra il presidente uscente della Provincia Davide Zoggia, candidato per il centrosinistra, e la sfidante Francesca Zaccariotto, sindaco di San Donà, candidata di Pdl e Lega. Vestito sportivo, giacca gialla e scarpe da ginnastica, la sindaca è un po’ più alta del suo avversario. «E sei fortunato che non ho messo i tacchi», scherza. Lucida e aggressiva lei, più prudente e ironico lui. Confronto a tutto campo su sicurezza, chimica, alleanze. Al confronto hanno partecipato il direttore Antonello Francica, i giornalisti Mitia Chiarin, Nicola Pellicani e Alberto Vitucci. Le prime tre cose che farebbe da presidente. ZACCARIOTTO. «Credo sia necessario che la Provincia si doti di un metodo di lavoro, che oggi non esiste e va costruito. E’ un obiettivo a lungo termine, ma necessario: la squadra va costruita come nelle aziende, non solo con i politici. Secondo punto, la provincia verde. Dobbiamo partecipare al bando della commissione europea per migliorare la qualità della vita delle persone nel territorio. Terzo, serve un piano coordinato della sicurezza, calato in tutte le realtà, a cominciare dai piccoli comuni. Infine, occorre un grande piano culturale-turistico. Venezia sarà la capitale della Cultura, la nostra provincia non può più avere un ruolo marginale». ZOGGIA. «Io voglio applicare il metodo della concretezza. Sento dire di tutti questi piani, che richiedono discussioni politiche infinite. Mi dispiace che Francesca dica che noi non abbiamo avuto metodo. Capisco che siamo in campagna alettorale, ma ricordo che il 70 per cento degli atti del Consiglio è stato votato anche dalle opposizioni. Venendo al concreto, ricordo che sulla sicurezza pur non avendo competenza diretta, la Provincia da me guidata ha avviato le cittadelle della Giustizia alle Vaschette, stanziando un milione e 300 mila euro per la nuova stazione dei carabinieri a Marghera. Abbiamo investito soldi anche per Jesolo, Portogruaro, non solo per comuni dove ci sono sindaci di centrosinistra. Per noi vale la regola di dare risposte a tutti i cittadini. Abbiamo dimostrato di lavorare concretamente anche sul piano dell’occupazione, investendo un milione di euro per contributi a chi è stato espulso dal mondo del lavoro. Poi sulla famiglia e sulla mobilità. Abbiamo inoltre collaborato affinché il Passante andasse avanti». ZACCARIOTTO. Ma non eravate contro il Passante? ZOGGIA. Il Passante nasce con il Piano provinciale del 1989. Certo ci sarebbe piaciuto che avessero fatto insieme all’autostrada anche le opere complemetari e il nuovo casello di Villabona. Era una delle condizioni per cui avevamo convinto i sindaco. Invece niente. Sul turismo cara Francesca ti ricordo che siamo la prima provincia italiana per presenze con 35 milioni di arrivi. E il giudizio di ospiti e operatori è di grande soddisfazione. Ma qui si tratta di coordinare, non certo di aggiungere competenze. Ce ne sono già troppe, e la nuova provincia potrebbe unificarle, avendo un rapporto diretto con il territorio. A proposito di risparmi e tagli, Berlusconi poteva risparmiare sul nuovo ministero del Turismo. Ma la signora Brambilla andava accontentata in qualche modo». Sicurezza. Il Questore Morselli ha citato pochi giorni fa uno studio per cui l’81 per cento dei veneziani si sente sicuro. Siete d’accordo? ZACCARIOTTO. E’ un falso problema. La percezione la si ha lavorando sul territorio con la gente. Sui clandestini rimpatriati in Libia, i sondaggi ci dicono che il 68 per cento dice che il governo ha fatto bene. La sensazione di ogni cittadino è di non sicurezza, bisogna unire i comuni più piccoli ai più grandi e aumentare il controllo del territorio». Se Lei sarà presidente farà le ronde anche nel territorio veneziano? ZACCARIOTTO. «Certo, nel senso di individuare persone disponibili in termini di volontariato a essere un punto di riferimento per i cittadini nelle loro strade. La sicurezza è un problema serio, la chiedono i cittadini. E finalmente se n’è accorta anche la sinistra, se il vicesindaco Vianello usa termini come tolleranza zero. Le cittadelle non bastano, perché le piccole realtà sono indifese». ZOGGIA. «Con i delinquenti non si può avere tolleranza. Ma noi ci siamo sostituiti alle negligenze del governo. Non è colpa nostra se i poliziotti non hanno la benzina e i soldi per fare le fotocopie perché voi li avete tagliati. Occorre la severità ma anche la consapevolezza che la nostra è una società multietnica e che i diritti di tutti devono essere rispettati. Il resto fa parte del folklore, vecchi arnesi della propaganda leghista come le ronde, le camicie verdi, annunci e poi fatti che non arrivano. Le cose non basta dirle, bisogna farle». ZACCARIOTTO. «Appunto. Mi sembra di vivere in un film. Allora perché a Venezia si sono mobilitate forze ingenti per combattere il commercio abusivo? Scusi, secondo lei il commercio abusivo e la sicurezza sono la stessa cosa? ZACCARIOTTO. «Certo, perché hanno in comune il terreno dell’illegalità».
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LUI
DAVIDE ZOGGIA
LUI
DAVIDE ZOGGIA
Nato a Venezia nel 1964, vive a Venezia, è sposato con Alessandra e ha due bambini, Piero e Chiara. E’ stato eletto consigliere comunale a Jesolo nel ’90, e dopo due anni è stato nominato sindaco. Entrato in Provincia come assessore al Turismo, al Personale e all’Informatica ha avviato il processo di certificazione di qualità delle imprese turistiche nell’area veneziana reperendo finanziamenti dell’Ue per oltre 76 miliardi di lire. Ha fatto nascere Poloest, il sito che oggi permette l’accesso a Internet ai Comuni, alle scuole e alle associazioni no profit dell’area veneziana. Successivamente ha ricoperto l’incarico di assessore ai Lavori pubblici con particolare attenzione agli istituti scolastici superiori. Nel 2004 è stato eletto presidente della Provincia di Venezia al primo turno. Oggi è componente dell’ufficio di presidenza dell’Upi (Unione delle province italiane) e responsabile nazionale del settore Trasporti. Appassionato di comunicazione e nuove tecnologie, ormai da tempo sono molte le pagine di Facebook collegate direttamente a lui. Inoltre cura, ormai dallo scorso autunno, un blog personale (www.davidezoggia.it) - che registra circa 100 contatti giornalieri - con il quale si confronta quotidianamente con i cittadini della provincia. E’ attivo, inoltre, un sito internet www.davidezoggiapresidente.com.
LEI
FRANCESCA ZACCARIOTTO
LEI
FRANCESCA ZACCARIOTTO
Nata il 10 marzo 1962 a San Donà di Piave, sindaco di San Donà di Piave dal 2003, riconfermata nel 2008. Vive con Giorgio e con Giulio, il loro bambino di 5 anni. Dopo aver conseguito il diploma di maturità magistrale ha proseguito la propria formazione professionale acquisendo il diploma universitario di assistente sociale e successivamente la Laurea in Scienze della Formazione presso l’Università di Trieste. Nell’ambito della formazione politica «in aula» vanta un Corso di perfezionamento per la dirigenza dell’ente locale presso l’Università Bocconi di Milano. Assistente sociale e funzionario ai Servizi sociali e pubblica istruzione al Comune di Jesolo è in aspettativa senza retribuzione dal 2003 quando è stata eletta sindaco di San Donà. Tra i suoi hobby ci sono i viaggi, soprattutto in camper. Zaccariotto è inoltre appassionata di fiori e di architettura dei giardini. Al sindaco di San Donà piace inoltre leggere; ultimamente legge soprattutto fiabe a suo figlio. La sua carriera politica comincia a metà degli anni Novanta. Dal 1994 iscritta alla Lega Nord, assessore alla Cultura del Comune di San Donà dal 1997. Dal 1998 capogruppo Lega Nord in consiglio comunale di San Donà. Nel 2003 è stata eletta sindaco di San Donà e riconfermata nella tornata elettorale successiva del 2008.