La Nuova Venezia 02 febbraio 2011
VENEZIA. Tema controverso: l’Idrovia Venezia-Padova divide una volta di più la maggioranza di centrodestra in Provincia, con Pdl e Lega che tornano a discutere animatamente dopo le proteste dei consiglieri pdl per essere stati esclusi dalla stesura del bilancio 2011. Tema controverso, si diceva, perché l’Idrovia spacca a metà anche l’opposizione. Ieri, infatti, in Consiglio provinciale la Lega Nord - da sempre favorevole al progetto, al punto da ritenerlo prioritario rispetto alla realizzazione della camionabile, sostenuta dalla Regione e dal Pdl compatto - ha votato con Rifondazione comunista un ordine del giorno proposto dall’Italia dei Valori, che (se approvato) avrebbe impegnato la presidente Zaccariotto e la giunta ad adoperarsi per il completamento dell’Idrovia, secondo standard di convogli per il trasporto container di classe V, «anche nel caso venisse meno la procedura di finanza di progetto in corso». Come dire: l’Idrovia s’ha da fare, indipendentemente dalla volontà della Regione di realizzarla solo se ci sono fondi privati, riservando quelli pubblici alla camionabile. Un documento bocciato con i voti del Pdl, del Pd (da sempre critico al progetto di Idrovia in Provincia, chiede ulteriori approfondimenti sull’impatto idrogeologico dell’opera sul bacino scolante, difendendo come opera prioritaria la camionabile, inserita nel Ptcp della giunta Zoggia) e del rappresentante della Lista Zaccariotto.
«Il 3 novembre era già stato approvato dal Consiglio un ordine del giorno che impegnava la presidente Zaccariotto a dare parere negativo alla camionabile nel caso in cui pregiudichi nel percorso la realizzazione dell’idrovia per chiatte classe V», commenta il capogruppo pdl Corlianò, «sarebbe stato un inutile ritorno sul tema».
«Si trattava solo di impegnare la giunta al completamento dell’opera, prevedendo però interventi per evitare sversamenti in laguna di inquinanti», commenta il capogruppo Idv Marco Benozzi, «il Pdl in fase di discussione mi aveva dato l’assenso e ora si dimostrano tutte le difficoltà dentro la maggioranza. Pesa la campagna elettorale in Riviera. Lo stesso Pd aveva chiesto il rinvio: ma non è possibile nascondersi sempre dietro al non voto. Finalmente si vede chi vuole l’idrovia e chi no». (r.d.r.)
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