Il Gazzettino, 23 agosto 2008
Elezioni provinciali del 2009, i dipietristi avvertono il centrosinistra: «Pronti a correre da soli»
(al.va.) Pronti a correre da soli. È il monito che i dipietristi lanciano al centrosinistra veneziano in vista delle elezioni che il prossimo anno interesseranno la Provincia e, l'anno dopo, il Comune. Perché questo "avviso"? Perché - spiegano il segretario comunale dell'Italia dei Valori Erminio Viero e il segretario provinciale Nicola Funari - finora il Partito democratico sembra essersi "dimenticato" dell'esistenza dei dipietristi: si è parlato di alleanze con l'Udc, di liste civiche, ma nessuno che si sia sognato di chiamare l'Italia dei valori. «In questi ultimi due mesi estivi in cui il caldo e l'afa fanno agio a tutto - scrivono Viero e Funari - abbiamo letto molteplici interventi di numerosi esponenti politici locali sulle possibili alleanze per le prossime elezioni. Ha iniziato il sindaco Cacciari che il 5 luglio ha indetto un'assise di maggioranza e hanno proseguito i vari Morandina, Vanni, Boraso, Comerci». Peccato che tutti si siano "scordati" dei dipietristi: «Nessuno ha mai chiesto all'Italia dei valori come intende muoversi e proporsi». Ed è la stessa Italia dei valori - ricordano Viero e Funari - «che ha conquistato anche a Venezia, nelle ultime elezioni politiche, un ampio consenso». Ed è sempre la stessa Italia dei valori «che fa parte della coalizione che governa la Provincia e che, pur non facendo parte della maggioranza, assicura un valido apporto costruttivo in consiglio comunale». Cosa vogliono i dipietristi? «Noi vogliamo confrontarci non sulle formule ma sui programmi e con le persone che saranno chiamate ad attuare quei programmi». L'annuncio è che l'Idv avvierà «con gli altri partiti del centrosinistra e in particolare con il Pd un serio confronto per arrivare, possibilmente uniti in un'alleanza organica, agli ormai prossimi appuntamenti elettorali». Occhio: l'alleanza dovrà essere «la stessa» sia per la Provincia che per il Comune. «Niente sconti - affermano Viero e Funari - E se questo non fosse possibile non abbiamo alcuna paura di affrontare da soli, o con chi vorrà allearsi con noi, la sfida elettorale».
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