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8.6.10

«Portatori sani di cultura»: il PD veneziano contro i tagli al FUS

la Nuova Venezia 08 giugno 2010
Pd, si ribella la cultura dimezzata dal governo


«Portatori sani di cultura». Questo lo slogan scelto dal Partito Democratico per la giornata di mobilitazione nazionale di ieri contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo e al decreto Bondi sulle fondazioni lirico-sinfoniche. Il partito annuncia la prossima organizzazione di presidi pubblici all’esterno dei luoghi della cultura cittadini, dai teatri alla Fenice.
«A rischio - dicono i parlamentari veneziani del Pd Rodolfo Viola e Delia Murer, assieme ad Andrea Causin e Bruno Pigozzo, consiglieri regionali, e al segretario provinciale del partito Gabriele Scaramuzza - sono istituzioni veneziane come il teatro la Fenice ma anche enti come l’Ateneo veneto e la fondazione Giorgio Cini e teatri grandi e piccoli, dal teatro Toniolo al piccolo teatro della Murata, che vive di finanziamenti piccoli ma che garantiscono l’attività di formazione che coinvolge centinaia di persone l’anno».
Questo - precisa Andrea Causin - perché «il taglio di 550 milioni di euro nel triennio 2009-2011 al Fus, fondo unico dello Spettacolo avrà ricadute anche sui fondi trasferiti dalla Regione Veneto che per il sistema cultura nella nostra regione mette a disposizione 20 milioni l’anno».
Dai parlamentari ed esponenti del Pd arriva poi l’ennesimo grido d’allarme per le condizioni del conservatorio Benedetto Marcello che ospita 1.100 studenti in una struttura «dove ci sono i buchi nel pavimento e mancano persino gli estintori». Una battaglia contro la manovra finanziaria viene annunciata anche in città.
Alla conferenza stampa nella sede di via Cecchini ci sono anche sindacalisti e lavoratori della Fenice. «La ristrutturazione degli enti lirico-sinfonici nasce malissimo, senza investimenti e con tagli che non consentono di rilanciare un settore in cui ogni euro investito ne produce 5 di indotto», dice Loris Brugnera della Snc Cgil. Il rischio è quello di veder proliferare non le produzioni culturali ma le «serate che trasformano il teatro in un grande buffet con orchestrina», dicono i lavoratori della Fenice. «Da due anni questo governo attacca cultura e sanità - aggiunge Rodolfo Viola - con un obiettivo che rivela motivazioni del tutto ideologiche e trasforma realtà come la Fenice in ristoranti con orchestrina». Il Pd che ieri ha tenuto anche una manifestazione nazionale a Roma promette anche a Venezia attenzione: «Cittadini e lavoratori devono reagire al salasso e noi saremo con loro», dice il segretario Gabriele Scaramuzza.
(m.ch.)

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