Prove di dialogo tra Pd e Cinque Stelle
Nessun parlamentare o rappresentante del Movimento Cinque Stelle si è presentato, ma il sasso, almeno, è stato gettato. Ieri mattina attorno alle 10, iscritti e simpatizzanti, si sono presentati al “Palco” in piazzetta Toniolo, chiamati a raccolta dalla sede provinciale del Pd, per presentare i cosiddetti “Otto punti per un Governo di cambiamento”. Un modo per lanciare un ponte tra Pd e Movimento Cinque Stelle, parlamentari di una e dell’altra sponda. Presenti all’appello Michele Mognato, segretario provinciale del partito di Bersani, alla sua “prima volta” tra i banchi romani, il capogruppo in Comune Claudio Borghello, ma anche il vicesindaco, Sandro Simionato diversi esponenti, giovani e meno, del partito. Al primo posto del programma di governo, la “necessità di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti produttivi”, di seguito le “misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro”, la “riforma della politica e della vita pubblica”, “la lotta alla corruzione e il falso in bilancio”. Inevitabilmente però, si è finiti col parlare del Movimento Cinque Stelle, del significato del voto, dell’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, tema tanto caro a Grillo. C’è chi ha chiesto più chiarezza sulla legge elettorale e persino la rinuncia ai rimborsi della tornata. I grillini hanno fatto sapere a Borghello, che la loro mancata presenza è stata dovuta al fatto che i loro parlamentari erano ancora impegnati a Roma. Insomma, non un rifiuto di dialogo, ma un’impossibilità dettata dalla contingenza. Presidenti Camera e Senato? «Sono entusiasta», ha commentato il vicesindaco Simionato, «due straordinarie persone che alzano il livello della discussione di questi giorni, mi piacciono entrambi». Accordo con i grillini? «Un passo alla volta, come dice Bersani, è giusto che si colgano, in ogni caso, i fermenti della società». «Il voto ci è servito», ha detto Mognato tirando le fila dell’incontro, «è stata una lezione, adesso bisogna costruire una proposta vera di cambiamento». In merito ai finanziamenti ai partiti, Mognato si è detto favorevole ai contributi volontari. E sul voto di Camera e Senato: «Si tratta di una scelta molto bella, sono due persone che hanno dimostrato nella loro esperienza di poter assumere il ruolo che gli è stato affidato, ed hanno da subito posto la questione del futuro del Paese, dimostrazione che l’Italia Bene Comune vuole davvero cambiare e gli otto punti vanno in questa direzione». Accordo con i grillini? «Abbiamo lanciato una piattaforma e siamo qua per confrontarci su occupazione, sanità, scuola, diritti civili». «Noi abbiamo chiuso la campagna al Toniolo» spiega Borghello, «i grillini al Palco, quello che volevamo fare venendo qui era gettare un ponte, che è difficile nel quotidiano proprio perché manca una rappresentanza formale Ci hanno risposto, è già qualcosa». (m.a.)
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