la Nuova di Venezia — 27 gennaio 2010
Primarie, Venezia esempio nazionale
Venezia laboratorio politico nazionale. Nel quadro di difficoltà che il Pd incontra in Puglia, nel Lazio, a Bologna e nello stesso Veneto, da Venezia arriva un segnale positivo. E’ l’unico capoluogo dove il candidato sindaco del centrosinistra (Giorgio Orsoni) è stato scelto con le primarie. E uno dei primi luoghi dove a giorni potrebbe essere ufficializzato l’accordo con l’Udc di Casini.
Del caso Venezia si è parlato ieri alla direzione nazionale del Pd presieduta da Pierluigi Bersani. Relatore, l’ex presidente della Provincia Davide Zoggia, ora responsabile nazionale enti locali del Pd.
Zoggia, le primarie veneziane sono diventate un caso nazionale? «Sicuramente una grande prova di democrazia. Sono state primarie di coalizione, si è votato in un clima di serenità. Se invece si fanno per regolare conti interni lasciano ferite insanabili».
L’affluenza non è stata molto alta, quattromila in meno dell’altra volta. «La giornata era fredda, non c’era traino nazionale né tv. Io credo che la mobilitazione sia stata un segno di grande vitalità. Noi i candidati li scegliamo così, altri se li fanno imporre dal partito».
Orsoni è l’uomo giusto per affrontare Brunetta? «Sicuramente, è una persona esperta, moderata. Non fa parte dei partiti ma riconosce ai partiti un ruolo e una funzione importante. E’ l’uomo giusto per cercare di allargare l’alleanza al centro verso l’Udc».
L’asse privilegiato con l’Udc non funziona, è già fallito anche nel Veneto. «Fino a poco tempo fa l’Udc era legata al centrodestra. Adesso il percorso è avviato, ma ci vuole del tempo. Saltata l’alleanza organica in tutto il paese. Qui ci stiamo provando e abbiamo buone probabilità di riuscire».
A Venezia Bettin e la sinistra hanno portato a casa il 36 per cento, dieci punti da Orsoni. «In questa città abbiamo una storia comune con la sinistra e programmi analoghi sulle grandi questioni. Credo che sia possibile a livello amministrativo una larga alleanza, come già successo in Piemonte, in Liguria, nelle Marche».
Laura Fincato non l’ha presa bene. «Lei è una risorsa importante per il Pd. E’ anche una persona seria, che ha lavorato molto in questi anni per la città. Sono sicuro che sarà della partita perché insieme dobbiamo battere il centrodestra e la Lega».
Il giudizio sulla giunta Cacciari? «Ci sono state luci e ombre, ma il giudizio è positivo. Cacciari ha governato dopo la rottura del 2005, è stato bravo a ricucire e a mantenere unite le forze del centrosinistra. Ma adesso un ciclo si è chiuso e bisogna guardare avanti».
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