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13.1.09

Davide Zoggia consolida la popolarità tra i veneziani

Zoggia fa il gran balzo: più 10
la Nuova Venezia — 13 gennaio 2009

«Mah, si vede che in questo momento di difficoltà per la politica parlare di problemi concreti e stare vicino alla gente paga». Sprizza soddisfazione da tutti i pori il presidente della Provincia Davide Zoggia.
Nella classifica del Sole 24 Ore, quotidiano della Confindustria, il capo della giunta di Ca’ Corner si è guadagnato una foto e un titolo che in termini di prestigio, a cinque mesi dal voto per la Provincia, valgono oro. «Mi sembra un risultato importante», sorride. Ed eccola la graduatoria. Aleatoria, di sicuro, forse anche un po’ discutibile. Ma esserci, si sa, è meglio che non esserci. Soprattutto se la posizione è buona.
Così Davide Zoggia fa un bel balzo e guadagna rispetto allo stesso periodo del 2007 quasi 11 punti in percentuale nell’indice di popolarità tra i suoi elettori. 54 per cento dei consensi fra gli 800 cittadini consultati dall’Istituto Ipr marketing nel periodo settembre-dicembre 2008. Fra i 101 presidenti delle province italiane, Zoggia si piazza al 56esimo posto. Ma l’aumento in percentuale è significativo.
E il «gradimento» è oggi superiore di 3 punti e mezzo anche al 50,5 per cento ottenuto nel 2004, il giorno dell’elezione contro l’avversario del Pdl Carlo Alberto Tesserin. Come mai? Zoggia prova a spiegare. «Forse la gente ha capito che la Provincia non è certo un ente inutile. Noi abbiamo provato a dare risposte ai oroblemi della gente. Le scuole, l’essere vicino ai lavoratori in questi momenti di crisi delle aziende. E poi l’ambiente, le infrastrutture. Insomma, concretezza».
Una boccata di ossigeno per Zoggia, che tra qualche mese dovrà affrontare una sfida piuttosto difficile per il rinnovo dell’amministrazione di Ca’ Corner. «Se sono preoccupato di questo risultato? Ma neanche per sogno», se la ride Mario Dalla Tor, consigliere provinciale e candidato del Pdl a sfidare il presidente uscente, «ho qui in tasca l’ultimo sondaggio che ci dà come coalizione al 54 per cento. Potrebbe anche essere il 56 se comprendiamo le liste minori come la Fiamma Tricolore con cui vedo però difficile un’alleanza».
Anche sul metodo usato Dalla Tor ha qualcosa da dire. «Non sono mica intenzioni di voto, la campagna elettorale è un’altra cosa. E’ solo la popolarità del presidente uscente fra i suoi elettori. Ma non mi preoccupo. E poi, visto che Zoggia è così forte, perché ci porta qui Veltroni? Per farsi dare lezioni sui testi di Bassolino e della Jervolino?».
Forse proprio per la vicenda della «questione morale» il governatore Bassolino e la sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, sono agli ultimi posti nella classifica. Tra i sindaci il primo posto va a pari merito ai sindaci di Torino (Sergio Chiamparino, Pd ex Ds), Verona (Lega), Giuseppe Scopelliti (Pdl), Reggio Calabria.
Il sindaco Massimo Cacciari mantiene la posizione, piazzandosi intorno al 62esimo posto con il 53 per cento. Perde cinque punti rispetto al 2007, ne guadagna quasi tre rispetto ai giorni della sua elezione del 2005, quando superò per poche centinaia di voti l’avversario del centrosinistra - oggi senatore Pd - Felice Casson.
Tra i governatori saldamente in testa è il nuovo presidente della Sicilia, Raffaele Lombardo, seguito da Roberto Formigoni (Lombardia, Pdl) e Giancalo Galan (Veneto, Pdl).
Per i presidenti di Provincia i primi posti sono ipotecati da amministratori siciliani e calabresi. Catania, Messina, Palermo, e poi Cosenza e ancora, Siracusa e Agrigento i primi sei posti. Quanto a Venezia, secondo il giornale economico «ottimo è il risultato del presidente Davide Zoggia che dopo i numeri deludenti registrati guadagna ora il 10 per cento».
(a.v.)

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