la Nuova Venezia — 1 febbraio 2009
Zoggia lancia le primarie delle idee
Accettare la sfida di un confronto vero. Raccogliere le idee e le istanze che provengono dal territorio per recepirle, totalmente o in parte, nel programma elettorale. Incontrare ora, nel mese di febbraio, i potenziali elettori e reincontrarli ad aprile (in occasione della grande convention a cui parteciperanno anche le parti sociali e i referenti del mondo dell’associazionismo) per rinsaldare il patto in vista delle elezioni di giugno.
Questo l’obiettivo delle «primarie delle idee» presentato ieri - al Calice di piazza Ferretto - da Davide Zoggia, presidente della Provincia candidato dal centrosinistra a succedere a se stesso.
«Non vogliamo chiuderci all’interno degli uffici, cedere ai tatticismi come sembra stiano facendo altri - spiega Zoggia - Abbiamo accettato la sfida di un confronto vero con i nostri elettori.
Nel mese di febbraio saremo sul territorio per presentarci ai cittadini e raccogliere le istanze concrete (il 9 a Jesolo, l’ 11 a Venezia, il 13 a Mirano, il 16 a Mira, il 18 a Portogruaro, il 20 a San Donà, il 23 a Chioggia, il 25 a Mestre, ndr).
Ad aprile ci torneremo, dopo aver esaminato tutte le proposte e aver recepito nel nostro programma quanto di buono ci sarà proposto».
Si vota per rinnovare l’amministrazione provinciale. Zoggia è consapevole che, però, la Provincia come la conosciamo oggi ha i mesi contati. «Noi ci candidiamo a proseguire un percorso cominciato cinque anni fa perchè siamo convinti di aver fatto bene - spiega Zoggia - E il fatto che il 70 per cento dei provvedimenti del Consiglio sia stato votato anche dall’opposizione conferma questa convinzione. Ma ovviamente la Provincia come fulcro della nuova città metropolitana avrà un nuovo ruolo. Noi abbiamo sempre lavorato per tenere insieme il territorio, al di là delle appartenenze politiche. Nel segno del pragmatismo».
Tanto per citare le ultime battaglie «il caso della terza corsia, dove la Regione è stata costretta, su nostra sollecitazione, a convocare tutti i sindaci coinvolti. Ricordo l’accordo, 5 anni fa, sull’ arretramento del casello di Villabona prima che si aprisse il Passante: non si può fingere di dimenticare i patti siglati. Ecco, questo ruolo di coordinamento è quello che la nuova Provincia dovrà garantire in misura sempre maggiore».
La Città metropolitana, nei fatti, è già realtà. «Con Treviso ci siamo già confrontati su rifiuti, ambiente, trasporti, urbanistica e infrastrutture - ricorda Zoggia - Ed è ovvio che, a differenza di quanto dice Galan, non tutto il Veneto è area metropolitana. L’asse portante per noi è Venezia-Treviso-Padova».
Confronto e contatto, dunque. Quelli «virtuali» sono già molti: 3-400 contatti settimanali sono garantiti dal blog personale di Zoggia; 1.300 gli amici/contatti su Facebook, il social network più diffuso in Italia. Ma non basta. Internet non può bastare, tanto più che qui da noi, a differenza che negli Usa, non serve per raccogliere fondi.
Ci sarà anche la campagna elettorale «vecchio stile», sul territorio. Sono già partite le lettere con cui i responsabili dei vari circoli inviteranno i potenziali candidati a mettersi in lista. In linea di massima chi ha ricoperto (bene) un solo mandato sarà ricandidato. Nel segno delle «primarie delle idee», però, saranno recepiti anche i suggerimenti dal basso. Il coinvolgimento della base sarà garantito da un lato attraverso la segnalazione di possibili candidati, dall’altro attraverso la compartecipazione alla scrittura del programma.
- Massimo Scattolin
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