Pd, parte la sfida dei quindici
«Noi siamo pronti da molto». Così Michele Mognato, segretario provinciale del Partito Democratico veneziano e candidato alla Camera ha dato il via alla campagna elettorale dei quindici candidati locali del partito. In vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio, parte la mobilitazione «all’insegna della sobrietà, della verità e della coerenza» per chiamare alla mobilitazione i 40 mila che hanno partecipato in provincia alle primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra e i 14 mila che il 30 dicembre hanno scelto i candidati del partito, con una consultazione «voluta per aggirare gli effetti nefasti dell’attuale legge elettorale». Partono 40 mila lettere di invito al voto al popolo delle primarie ma anche di invito a cercare nuovi sostenitori ed elettori, con una campagna che «arriverà al porta a porta». La sfida in Veneto si gioca in particolare al Senato e il partito punta molto sul ruolo del capoluogo come catalizzatore degli interessi regionali. «Più del venti per cento dei candidati veneti sono veneziani. Noi puntiamo a sostenere con forza la candidatura di Venezia come capitale della cultura nel 2019», dice il capolista alla Camera Pier Paolo Baretta. «Puntiamo ad una candidatura dagli esiti migliori di quella delle olimpiadi a Roma. Pensiamo a Venezia come capitale del Veneto, snodo decisivo per la Regione e oggi che il Passante, invece che dividere come faceva la tangenziale, unisce i territori questo è davvero possibile». Di Imu da rivedere riducendo gli importi «per far pagare tutti perché sappiamo che in Veneto il 40 per cento non la paga», parla invece Marco Stradiotto, ex deluso dalle primarie dei parlamentari. Le polemiche interne paiono finire, per ora, in un cassetto. A Mestre si ritrovano quasi tutti, manca solo Rodolfo Viola (trattenuto da un impegno personale). Ci sono giovani nuove leve di partito ( Sara Moretto, Francesca Zottis, Jessica Pavan , Marco Rizzetto e Stefania Busatta) e politici di lungo corso come Michele Mognato, Delia Murer, Andrea Martella. E uomini che nel partito lavorano in retrovia come Pierangelo Molena. Capolista al Senato l’ex magistrato Felice Casson, un politico che sa parlare anche con i “rivoluzionari” di Ingroia. Arriverà in città per la campagna elettorale anche il leader del partito Pierluigi Bersani. La data?Ancora incerta. Fassina sarà a Venezia il 5 febbraio per un convegno naionale dedicato al tema caldo dei trasporti. E poi è in arrivo l’ex procuratore antimafia Pietro Grasso per un convegno che sta organizzando Davide Zoggia, capolista alla Camera per il Veneto 1. L’ex presidente della Provincia di Venezia e attuale responsabile degli enti locali del partito, ieri era a a fianco del vicesindaco di Venezia Sandro Simionato, per salutare i quindici candidati nella sede della Federazione di via Cecchini a Mestre. Lavoro e futuro industriale di Porto Marghera, il progetto della città metropolitana, gli enti locali, ambiente e territori, il sostegno al credito per le imprese, i diritti alla salute, alla formazione, e pure il diritto dei figli di cittadini stranieri nati in Italia, ricordano i candidati, «di essere riconosciuti come italiani da subito». Questi alcuni temi della campagna elettorale del Pd che è già partita con i primi incontri con il mondo del terzo settore e proseguirà coinvolgendo anche associazioni, categorie economiche e sociali.
Mitia Chiarin
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