«Basta con la solita musica, cambiamo»
la Nuova di Venezia — 28 settembre 2010
la Nuova di Venezia — 28 settembre 2010
«La provincia non è persa, ma per riconquistarla bisogna lavorare duro e crederci. E questo lo può fare chi la provincia la conosce, non chi ha sempre avuto una visione veneziano-centrica». Si presenta così Sandro Maccatrozzo, 53 anni, candidato alla segreteria provinciale del Partito democratico e, quindi, sfidante di Michele Mognato.
Maccatrozzo non può fare a meno di notare che c’è già qualcosa che non va se «questo primo congresso provinciale comincia nella primavera-estate 2009 e si conclude nell’autunno 2010». Lungaggini a parte, è al merito che Maccatrozzo guarda. «Basta con chi guarda indietro a gloriosi partiti e meno gloriose correnti - osserva - Serve una spinta in più, serve innovazione».
Ma chi dovrebbe riconoscersi in lui? Chi, all’interno del Pd, ritiene che sia importante «riflettere su quello che non ha funzionato finora, avere un segretario non veneziano-centrico, un segretario che non viva di politica, un segretario che non segua le vecchie logiche e sia invece aperto a una nuova generazione politica».
Un abito che Maccatrozzo può vestire: piccolo imprenditore nel settore delle energie rinnovabili; mestrino di nascita, ma iscritto al circolo di Concordia Sagittaria, dove abita. Quanto alla conoscenza attiva della provincia Maccatrozzo ricorda di essere stato dirigente della Filcams Cgil Venezia e segretario delle Camere del lavoro di Chioggia e Riviera, capoarea nord-est di Obiettivo Lavoro e, dal 2004, piccolo imprenditore nel settore del fotovoltaico e biogas.
(m.sca.)
Nessun commento:
Posta un commento