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21.6.08

Coordinatore PD Venezia: 6 per una poltrona

Il Gazzettino 21 giugno 2008
(al.va.) Cinque evidentemente non bastavano, così è arrivato il sesto: sei potenziali candidati per la poltrona di segretario comunale del Partito democratico veneziano. Il sesto in questione è Andrea Causin, il consigliere regionale eletto nel 2000 nella lista civica di Massimo Carraro, poi passato alla Margherita, recentemente scelto da Walter Veltroni a far parte dell'esecutivo nazionale del Pd con la delega agli enti locali, ruolo che però è venuto meno dopo la formazione del governo ombra.
Il nome di Causin era circolato anche al momento della scelta del nuovo capogruppo a Palazzo Ferro Fini, incarico poi affidato al padovano Giovanni Gallo. E adesso Causin è nel toto-segretari del Pd veneziano. A proporlo sarebbe stata l'ala degli ex ppi, visto che su Andrea Degan - uno dei cinque inizialmente in corsa assieme a Claudio Borghello, Alessandro Maggioni, Massimo Venturini e Danilo Corrà - non si riesce a trovare condivisione.
Il problema di Causin, però, è che non fa parte dei 180 delegati eletti lo scorso febbraio: ergo, per eleggerlo servirebbe una deroga al regolamento, ammesso ovviamente che su di lui le varie anime dell'ex Margherita - e naturalmente gli ex Ds - si mettano d'accordo.
La situazione, in realtà, è di stallo: Laura Fincato, soprattutto dopo la decisione del sindaco di Mira Michele Carpinetti di buttare fuori dalla giunta il vice Paolino D'Anna, non intende mollare e preme ancor di più per Borghello; Maggioni, in quanto espressione della lista Letta, resta in corsa; idem Corrà (l'unico che si è formalmente autocandidato) e idem Venturini (peraltro ricercatissimo in questi giorni di Heineken Festival con la caccia al biglietto per i concerti).
Per trovare un'intesa era stato ipotizzato il neo deputato, ex sindacalista, Pier Paolo Baretta. Adesso l'ala dei popolari sta meditando di chiudere la partita con Causin. Di certo vi è che i 180 chiamati al voto non si riuniranno, come era stato garantito, entro giugno: ormai non ci sono più i tempi tecnici per convocare l'assemblea dei delegati per la prossima settimana, facile che tutto venga rinviata alla seconda settimana di luglio.
La data dovrebbe essere decisa oggi dall'esecutivo provinciale convocato dal coordinatore Gabriele Scaramuzza, anche se buona parte della riunione rischia di essere monopolizzata dal caso Mira.

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