(al.va.) «Diciamo che dovranno esserci delle addizioni, sicuramente non sottrazioni». Gabriele Scaramuzza adotta il gergo aritmetico per spiegare come si comporterà il centrosinistra alle elezioni del prossimo anno per il rinnovo dell'Amministrazione provinciale: ammesso e non concesso che le Province vengano mantenute (dell'abolizione nelle aree metropolitane il Governo comincerà a discutere solo il prossimo settembre), si ripartirà dall'attuale coalizione che amministra a Ca' Corner.
Ossia l'Unione, anche se il nome dell'Unione - troppo legato all'esperienza governativa nazionale di Romano Prodi - non sarà usato. Dunque, tutti di nuovo assieme, dal Pd a Rifondazione, dai Verdi (sempre che non confluiscano nel Pd ) all'Italia dei valori, dal Pdci ai socialisti. L'invito, semmai, è di allargare.
Di questo Scaramuzza e gli altri quindici componenti della segreteria provinciale del Pd hanno parlato ieri in una lunghissima riunione. Il coordinatore ha riferito l'esito degli incontri avuti con gli altri partiti, ha detto che il giudizio sull'amministrazione Zoggia è «unanimemente positivo», nessuno ha messo in dubbio la coalizione. Da quella, dunque, si riparte, semmai allargandola ad altre formazioni "espressione della città civile".
E anche se proprio dall'interno del Pd erano giunti inviti a convocare le primarie per scegliere il candidato presidente, nessuno - né il Pd il cui regolamento non prevede le primarie per gli "uscenti", né a quanto pare gli alleati - mette in discussione Zoggia.
L'attuale presidente di Ca' Corner è stato semmai invitato a partecipare la settimana prossima a una riunione della segreteria del Partito democratico «per condividere le riflessioni politiche e l'agenda di lavoro». Entro luglio, poi, la direzione provinciale del Pd dovrebbe dare un mandato a Zoggia, già da candidato presidente, «per svolgere un confronto politico sia dentro il partito che con le forze civile e sociali del territorio».
Il lancio ufficiale della candidatura di Zoggia e della sua coalizione è previsto per settembre.
Confermato, intanto, il rinvio a luglio dell'assemblea dei delegati comunali per l'elezione del coordinatore cittadino del Pd . Due le date ipotizzate: il 7 o l'8 luglio. Ma prima di chiamare al voto i 180 delegati veneziani e mestrini verranno fissati i termini e le modalità delle candidature: se ne riparlerà lunedì in una riunione della segreteria provinciale. Difficile, però, che già lunedì si trovi anche un accordo politico sul candidato che, da accordi, in questo caso spetta all'ex Margherita.
Confermato, intanto, il rinvio a luglio dell'assemblea dei delegati comunali per l'elezione del coordinatore cittadino del Pd . Due le date ipotizzate: il 7 o l'8 luglio. Ma prima di chiamare al voto i 180 delegati veneziani e mestrini verranno fissati i termini e le modalità delle candidature: se ne riparlerà lunedì in una riunione della segreteria provinciale. Difficile, però, che già lunedì si trovi anche un accordo politico sul candidato che, da accordi, in questo caso spetta all'ex Margherita.
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