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2.7.08

Andrea Causin sullo stallo nell'elezione del coord. comunale di Venezia

Il Gazzettino, 2 luglio 2008
(al.va.) «Non si può pensare che, dopo mesi di stallo, in quattro giorni tutto si risolva. Serve un tavolo politico e bisogna farlo in fretta perché lunedì a mezzogiorno scade il termine per la presentazione della candidature. E visto che la soluzione politica "autonomamente" non salta fuori, chi ha la responsabilità amministrativa e politica deve darsi da fare: Massimo Cacciari e Gabriele Scaramzza devono condurre le trattative per arrivare a un patto politico. Il nome del coordinatore comunale, a quel punto, sarà conseguente».

È Andrea Causin, consigliere regionale, a richiamare il sindaco in merito alla scelta del coordinatore comunale del Partito democratico. Perché la data della votazione è stata fissata (venerdì 11 luglio), ma a cinque giorni dal termine della presentazione delle candidature c'è lo stesso stallo di uno, due, tre mesi fa. Cinque potenziali candidati (Maggioni, Degan, Borghello, Corrà, Venturini) che potrebbero diventare sei: Antonino Stinà ha fatto sapere di essere disponibile.
Ieri Scaramuzza ha detto che se non ci sarà accordo, a decidere saranno i 180 componenti del coordinamento: tra tutti i candidati vincerà chi prenderà la maggioranza assoluta oppure si andrà al ballottaggio tra i due più votati.

Gli ex ppi della Margherita, però, preferirebbero un accordo: l'altro giorno Giaretta, Baretta, Causin, Viola e Ferrazzi si sono trovati per fare il punto della situazione, ritornando a ventilare una candidatura dello stesso Ferrazzi. Ma anche su Ferrazzi, come su Degan, pare manchi al momento l'intesa con le altre anime del Pd . Alla fine è stato concluso che è necessario un tavolo politico.

«I giochini sulle regole non bastano, non è così che funziona - dice Causin - E non è possibile che qualsiasi componente che ha lo zero virgola qualcosa rivendichi sempre qualcosa e nessuno faccia un passo indietro: più che un partito, sembra una casbah. La soluzione deve essere politica e a questo punto devono intervenire Cacciari e Scaramuzza. E se non ce la fanno loro, allora intervenga Giaretta. E se non ce la fa neanche Giaretta, che intervenga il livello nazionale. Stiamo parlando di Venezia, nel 2010 si vota, il coordinatore comunale del Pd non può essere scelto senza un patto politico».
Le ipotesi di mediazione non mancano. E neanche quelle di compensazione di genere: visto che al provinciale è stato eletto un uomo, potrebbe essere una donna a guidare il comunale.

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