Il Gazzettino, 6 luglio 2008
Il centrosinistra apre all'Udc e alle liste civiche
Vertice in vista delle prossime elezioni: «Serve un nuovo ciclo». E Salvadori annuncia l’appoggio a Zoggia
«È stata una riunione utile». Poco prima delle 14, dopo cinque ore di dibattito (e ventisei interventi), è il sindaco Massimo Cacciari a spiegare a cosa è servita la «maggioranza strategica» convocata di sabato mattina a Palazzo Badoer, nell'aula Tafuri dello Iuav. Una riunione a porte chiuse (ma, complice il caldo, a finestre aperte: in cortile anche i turisti di passaggio potevano sentire la discussione) rivolta non solo ai consiglieri e agli assessori comunali, ma anche ai deputati, ai consiglieri regionali, al presidente della Provincia, ai segretari politici. C'erano praticamente tutti (compreso Valerio Lastrucci «a titolo personale», visto che l'Italia dei valori aveva annunciato di declinare l'invito del sindaco), assente solo Rifondazione comunista che a Ca' Farsetti sta all'opposizione. «È stata una riunione utile - ribadisce Cacciari - Problemi particolari di distinzioni tra la maggioranza e i gruppi non ne ho sentiti». Qualcuno tra i 26 intervenuti un po' s'è sfogato, ma alla fine nessuno ha obiettato sulle conclusioni riassunte in documento di neanche due cartelle.
Due i temi oggetto del vertice: come caratterizzare l'ultima fase dell'amministrazione comunale e come prepararsi alle elezioni del 2010, sapendo che un anno prima si tornerà alle urne per la Provincia con il "vento" che al momento favorisce il centrodestra. E a proposito di Ca' Corner, l'assessore Augusto Salvadori ha annunciato che la sua lista civica resterà attiva e sosterrà Davide Zoggia. Per quanto riguarda il lavoro da qui al 2010, Cacciari e i suoi hanno convenuto che bisogna dare un'accelerazione, che serve un "rilancio dell'immagine e della centralità di Mestre e Venezia come vera capitale dell'intero Nord Est". E siccome anche la comunicazione non va trascurata, in occasione del Settembre mestrino ci saranno incontri con la popolazione per illustrare «dettagliatamente» i progetti e le realizzazioni più significativi: Casinò e stadio a Tessera, riqualificazione di Malcontenta e Fusina, tram, nuova piazza Barche, restauro e riuso dell'Arsenale, biblioteca di via Erizzo, nuovo Palazzo del cinema al Lido, Porto Marghera. Per Venezia, poi, massimo impegno contro ogni tentativo di "ridurre ancor la più la destinazione residenziale dei suoi immobili, con conseguente drammatizzazione del fenomeno dell'esodo". La cosiddetta legge Zaia «sarà contrastata - dice il sindaco - ma anche riuscendo a impedire nuovi hotel non è detto quegli immobili poi vadano agli sfrattati. La politica per la casa deve essere attiva, cioè nuovi interventi per l'edilizia popolare e per il social housing». Il che significa che se interviene a Sant'Elena, giocoforza il cantiere Actv deve andare al Tronchetto. Insomma, «negli ultimi due anni di amministrazione bisogna andare all'unisono», «bisogna essere convinti della bontà dei progetti, sostenerli e far sì che in consiglio comunale le procedure siano le più rapide possibili». Dopodiché, sottolinea Cacciari, bisogna anche lanciare «un ciclo nuovo».
E qui si apre l'altro tema - in realtà quello portante - del vertice del centrosinistra: come prepararsi (e con chi andare) alle elezioni. Cacciari non ha dubbi: per Venezia bisogna trovare per tempo un candidato sindaco, ma bisogna anche «allargare l'alleanza». Ai suoi riuniti nell'aula Tafuri ha espressamente parlato dell'Udc. E fa niente se giusto il giorno prima l'Udc ha convocato la stampa per dire che il suo cuore batte per il centrodestra. «L'evoluzione del mercato politico nazionale - dice Cacciari - richiede che almeno il Partito democratico cominci a interloquire con l'Udc. Bisognerà muoversi in modo molto aperto, molto dialogante, però bisogna farlo subito». E il Prc? «In Provincia Rifondazione non è contraria a un confronto con l'Udc - dice Cacciari - In Comune invece ha un atteggiamento tutto suo: se dovesse ritirarsi sarebbe un autoesclusione».
E poi c'è il fronte delle liste civiche, ma non quelle create a tavolino e nemmeno quelle, come spiega Gianfranco Bettin, che si pretenderebbe di costringere nei "recintini" dei partiti. Cacciari dice che l'allargamento alle civiche va tentato già con le Provinciali del 2009: «Sono ampi i settori che al momento sono "tra color che son sospesi" perché guardano con attenzione da una parte e dall'altra: all'evoluzione all'interno del Pd l e a cosa avviene nel Pd e nel centrosinistra». Secondo Cacciari «a Venezia è certamente fondamentale una componente civica rappresentabile anche in figure come Augusto Salvatori, a Mestre la componente civica deve essere invece rappresentante dei suoi ceti professionali, commerciali, produttivi, terziari».
Alda Vanzan
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