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13.11.08

Davide Zoggia: per la provincia lo sfidante è Dalla Tor

la Nuova Venezia — 12 novembre 2008
Provincia, Dalla Tor il rivale di Zoggia

Sarà Mario Dalla Tor, segretario provinciale di Forza Italia, il candidato che il Pdl opporrà al presidente uscente di centrosinistra Davide Zoggia alle prossime elezioni provinciali di primavera. L’ufficialità arriverà in febbraio, ma il vertice del partito di Berlusconi, che riunisce lunedì la sua segreteria, sembra ormai orientato su questa strada. Che potrebbe anche risultare vincente se il Pdl riuscirà, a differenza delle ultime volte, a tenere insieme anche Lega, Udc e liste civiche.
«E’ presto, è presto, non abbiamo deciso», si schermisce Dalla Tor, «e poi bisognerà vedere l’equilibrio con le altre province, cosa deciderà Roma». Intanto si sa che perde quota l’ipotesi di candidare Renato Chisso, assessore regionale alle Infrastrutture il cui nome era circolato qualche mese fa. Chisso parrebbe più orientato a una riconferma in Regione. Magari nello stesso posto, se dovesse ricandidarsi per la quarta volta Giancarlo Galan. O in quella di vice, se la geopolitica del Nord obbligherà il Pdl a «cedere» il posto a un leghista, forse il sindaco di Verona Flavio Tosi.
Nel frattempo Chisso sponsorizza il suo vecchio compagno del Psi di De Michelis Mario Dalla Tor. Esperto di tessere e politica, carattere schivo, Dalla Tor è oggi consigliere di amministrazione di Actv. Potrebbe guidare una coalizione di centrodestra per la prima volta molto ampia, dal Pdl alla Lega (se il Carroccio non metterà in campo l’ipotesi Zaccariotto) e all’Udc. Ma anche liste che fanno capo a consiglieri fuoriusciti dal Pd, come Paolino D’Anna e Bruno Moretto.
Sull’onda nazionale dell’avanzata della destra e contando sul «ribaltone» in tanti comuni della provincia, il centrodestra stavolta ci sta facendo un pensierino. Ma dovrà vedersela con un candidato uscente, il presidente Davide Zoggia, che ha fatto del «buon governo» la sua parola d’ordine degli ultimi mesi. Il centrosinistra rissoso ha trovato un largo equilibrio. Appoggiano Zoggia tutti i partiti del centrosinistra (il Pd ma anche Rifondazione, i Verdi, Pdci, Sdi) e anche Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
«Il nostro è un appoggio convinto», dice Nicola Funari, assessore alla Cultura della Provincia e portavoce di Italia dei Valori, «fondato su un programma che ci convince».
Saranno anche enti inutili che qualcuno vuole abolire, ma intanto le province rappresentano un banco di prova importante, il primo insieme alle Europee in vista del rinnovo del Comune previsto per il 2010. Dai risultati delle elezioni provinciali 2009 dipenderà con ogni probabilità anche l’esito delle elezioni per Ca’ Farsetti e dunque il dopo-Cacciari.
Nel giugno del 2004 i candidati in campo erano stati ben 11. Zoggia aveva vinto di un soffio al primo turno, senza bisogno di ballottaggio, con il 50,5 per cento dei consensi (237 mila voti) contro il 32,2 (151 mila voti) del candidato di Forza Italia Carlo Alberto Tesserin e l’8,2 per cento del candidato leghista Giovanni Anci. Ma quest’anno, per la prima volta, la Lega potrebbe non andare da sola.
- Alberto Vitucci

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