la Nuova Venezia — 16 novembre 2008
Scontro politico sui tagli alla Finanziaria
Finanziaria, i tagli imposti dal governo Berlusconi con la manovra economica che ora andrà, di fatto blindata, al vaglio del Senato pesano per quasi 47 milioni di euro sulla nostra Provincia. Il conto lo hanno fatto i parlamentari del Partito Democratico, che parlano di una autentica «mannaia» su opere infrastrutturali importanti, prime tra tutte il Passante e il metrò di superficie. Opere che perdono, da sole, 15 milioni di euro per il 2009. Ma dalla Regione, l’assessore regionale Chisso replica: «Nessun problema».
Il conto l’avevano già fatto ad ottobre i parlamentari del Pd Rodolfo Viola e Andrea Martella, ministro «ombra» alle infrastrutture. E ieri lo hanno confermato. All’appello, con la manovra Finanziaria che ora va all’esame del Senato, mancano quasi 47 milioni di euro per la Provincia di Venezia.
«Il conto sale», ha spiegato ieri Martella, «con il taglio di 7,5 milioni di euro ai fondi per gli indennizzi dell’alluvione 2007. Per il Mose, il ministro Matteoli ha spiegato che i finanziamenti li garantisce un mutuo con la Banca europea degli investimenti. L’elenco va in discussione al Cipe la prossima settimana». Nel Partito Democratico c’è grande preoccupazione. «La Finanziaria arriva in Senato blindata, sarà difficilissimo cambiare le cose».
Ecco l’elenco dei tagli: 10 milioni in meno per la seconda tranche della metropolitana di superficie (Sfmr). Il governo Prodi aveva garantito 100 milioni di euro in dieci anni per un secondo stralcio che vale 140 milioni di euro. La Finanziaria 2009 taglia la prima fetta di finanziamento da 10 milioni di euro. Nel secondo stralcio era compresa anche la linea Quarto d’Altino-San Donà-Portogruaro. Poi, le opere complementari al Passante: qui si prevede un taglio di 5 milioni. Stessa cifra per i tagli ai fondi della legge Obiettivo mentre l’escavo dei canali portuali perde un 1 milione di euro. Altri 5 milioni in meno per gli interventi di riequilibrio idrogeologico della laguna mentre la Salvaguardia viene decurtata di 13 milioni di euro. Nel conto finiscono poi anche i 7 milioni e mezzo di euro per gli indennizzi dell’alluvione del settembre 2007 a Mestre. Soldi non ancora arrivati, ha tuonato nei giorni scorsi il prosindaco Mognato.
E la Regione? L’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso getta acqua sul fuoco della polemica. «Io questi tagli al servizio metropolitano regionale non li ho visti e anche se ci fossero non mi bloccano niente. Il primo lotto del Sfmr è interamente finanziato, sul secondo utilizzeremo i fondi della Regione e poi quei dieci milioni comunque non li avremmo spesi nel 2009. Insomma, non ci cambia nulla».
Sul fronte Passante, parla il commissario Silvano Vernizzi. «Le opere complementari di prima fascia, per 106 milioni di euro, sono già finanziate da tempo: 81 milioni di euro sono nel bilancio regionali, gli altri 25 milioni sono assicurati dalle passate Finanziarie. Non capisco francamente a cosa sia riferito un taglio di 5 milioni di euro per le opere complementari. A noi non era giunta notizia di ulteriori stanziamenti».
Preoccupato si dice invece il presidente della Provincia Davide Zoggia: «A disposizione ci sono 106 milioni di euro per le opere complementari ma mancano all’appello un altro centinaio di milioni di euro per realizzare tutte le opere di fascia A e B. Opere che servono a contestualizzare il Passante nel territorio. Per questo per noi aveva una valenza strategica l’inserire queste opere nella Legge Obiettivo. Così purtroppo non è stato. Oggi i previsti tagli della Finanziaria mi preoccupano non poco e spero che al Senato la situazione venga rivista, e il governo rispetti quel che ha detto in passato», spiega il presidente. Che poi annuncia di voler convocare prima di Natale un vertice con Regione, Veneto Strade e sindaci dei Comuni interessati dal Passante per una verifica dello stato dell’arte di progetti, finanziamenti e futuri cantieri. «Sarà un confronto all’insegna, non delle polemiche, ma del confronto e della collaborazione. E per garantire i fondi alle opere complementari spero ci sia una battaglia comune dei parlamentari degli opposti schieramenti come di tutti i sindaci».
- Mitia Chiarin
Scontro politico sui tagli alla Finanziaria
Finanziaria, i tagli imposti dal governo Berlusconi con la manovra economica che ora andrà, di fatto blindata, al vaglio del Senato pesano per quasi 47 milioni di euro sulla nostra Provincia. Il conto lo hanno fatto i parlamentari del Partito Democratico, che parlano di una autentica «mannaia» su opere infrastrutturali importanti, prime tra tutte il Passante e il metrò di superficie. Opere che perdono, da sole, 15 milioni di euro per il 2009. Ma dalla Regione, l’assessore regionale Chisso replica: «Nessun problema».
Il conto l’avevano già fatto ad ottobre i parlamentari del Pd Rodolfo Viola e Andrea Martella, ministro «ombra» alle infrastrutture. E ieri lo hanno confermato. All’appello, con la manovra Finanziaria che ora va all’esame del Senato, mancano quasi 47 milioni di euro per la Provincia di Venezia.
«Il conto sale», ha spiegato ieri Martella, «con il taglio di 7,5 milioni di euro ai fondi per gli indennizzi dell’alluvione 2007. Per il Mose, il ministro Matteoli ha spiegato che i finanziamenti li garantisce un mutuo con la Banca europea degli investimenti. L’elenco va in discussione al Cipe la prossima settimana». Nel Partito Democratico c’è grande preoccupazione. «La Finanziaria arriva in Senato blindata, sarà difficilissimo cambiare le cose».
Ecco l’elenco dei tagli: 10 milioni in meno per la seconda tranche della metropolitana di superficie (Sfmr). Il governo Prodi aveva garantito 100 milioni di euro in dieci anni per un secondo stralcio che vale 140 milioni di euro. La Finanziaria 2009 taglia la prima fetta di finanziamento da 10 milioni di euro. Nel secondo stralcio era compresa anche la linea Quarto d’Altino-San Donà-Portogruaro. Poi, le opere complementari al Passante: qui si prevede un taglio di 5 milioni. Stessa cifra per i tagli ai fondi della legge Obiettivo mentre l’escavo dei canali portuali perde un 1 milione di euro. Altri 5 milioni in meno per gli interventi di riequilibrio idrogeologico della laguna mentre la Salvaguardia viene decurtata di 13 milioni di euro. Nel conto finiscono poi anche i 7 milioni e mezzo di euro per gli indennizzi dell’alluvione del settembre 2007 a Mestre. Soldi non ancora arrivati, ha tuonato nei giorni scorsi il prosindaco Mognato.
E la Regione? L’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso getta acqua sul fuoco della polemica. «Io questi tagli al servizio metropolitano regionale non li ho visti e anche se ci fossero non mi bloccano niente. Il primo lotto del Sfmr è interamente finanziato, sul secondo utilizzeremo i fondi della Regione e poi quei dieci milioni comunque non li avremmo spesi nel 2009. Insomma, non ci cambia nulla».
Sul fronte Passante, parla il commissario Silvano Vernizzi. «Le opere complementari di prima fascia, per 106 milioni di euro, sono già finanziate da tempo: 81 milioni di euro sono nel bilancio regionali, gli altri 25 milioni sono assicurati dalle passate Finanziarie. Non capisco francamente a cosa sia riferito un taglio di 5 milioni di euro per le opere complementari. A noi non era giunta notizia di ulteriori stanziamenti».
Preoccupato si dice invece il presidente della Provincia Davide Zoggia: «A disposizione ci sono 106 milioni di euro per le opere complementari ma mancano all’appello un altro centinaio di milioni di euro per realizzare tutte le opere di fascia A e B. Opere che servono a contestualizzare il Passante nel territorio. Per questo per noi aveva una valenza strategica l’inserire queste opere nella Legge Obiettivo. Così purtroppo non è stato. Oggi i previsti tagli della Finanziaria mi preoccupano non poco e spero che al Senato la situazione venga rivista, e il governo rispetti quel che ha detto in passato», spiega il presidente. Che poi annuncia di voler convocare prima di Natale un vertice con Regione, Veneto Strade e sindaci dei Comuni interessati dal Passante per una verifica dello stato dell’arte di progetti, finanziamenti e futuri cantieri. «Sarà un confronto all’insegna, non delle polemiche, ma del confronto e della collaborazione. E per garantire i fondi alle opere complementari spero ci sia una battaglia comune dei parlamentari degli opposti schieramenti come di tutti i sindaci».
- Mitia Chiarin
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