Il Riformista 13-10-10
Non portate il Veneto nel nulla
Giancarlo Galan
Il Veneto ritrovi la sua tolleranza e cultura - AZZERAMENTO DELLA MEMORIA. L'inerzia della politica e dell'etica è in grado di corrompere le menti e gli animi dei cittadini.
(...) Eppure, non riesco a persuadermi del fatto che "il Veneto del no e del nulla" sia lo stesso Veneto in cui nacquero e scrissero Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Guido Piovene, Giuseppe Berto, Giovanni Comisso, Goffredo Parise che, se fossero ancora vivi tra noi, rabbrividirebbero di fronte alla voragine in cui troppi stanno gettando antichi valori e ideali.Gli stessi che unirono tra loro attorno al tricolore chi ritenne di doversi battere per la Patria sia sulle montagne della Resistenza o nelle guerre che il Ventesimo secolo disseminò tragicamente dal Grappa alla Russia, dal Piave alla Grecia, dalla Francia ai deserti africani.È indispensabile pertanto che tutte le forze politiche, a iniziare precisamente dalla Lega Nord, prendano coscienza - e agiscano di conseguenza - che "il chilometro zero della cultura e della politica" può spalancare le porte al dilagare mostruoso del nulla, lo stesso nel quale precipitarono le democrazie europee nel secolo del fascismo, del nazismo e del comunismo.Una parola ancora, infine, per una terra che amo sopra ogni cosa, il Veneto, una regione che può indebolirsi progressivamente fino a essere inghiottita dal nulla, se non saprà ritrovare al più presto la strada maestra della tolleranza, della solidarietà, del sapersi muovere con curiosità, con intelligenza, liberamente: in breve, con le armi pacifiche di una cultura liberale, libertaria e libertina, che è quella che ci ha consentito di essere cittadini del mondo, sia quando coltivavamo una vigna ai piedi degli Euganei o vivevamo tra le nevi delle Dolomiti, sia se si era costretti a essere veneti e italiani da qualche parte in Australia o in Canada o in Cina, essendo compagni del viaggio multicolore di Marco Polo.
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