la Nuova Venezia — 27 settembre 2008
Pd al voto, le correnti si contendono i posti
Nuovo partito, rinnovamento. Donne e giovani in quantità. Ma a poche ore dall’elezione dei nuovi organismi dirigenti del Pd comunale ancora si ragiona in termini di correnti. E si fanno i conti su quanti posti spettano agli ex Popolari, ai laici della Margherita, alle varie anime dei Ds.
«Stiamo lavorando per una soluzione unitaria», garantisce Gabriele Scaramuzza, giovane segretario provinciale che al rinnovamento ci crede davvero. «Siamo partiti in salita», si lascia andare un sostenitore del partito di Veltroni. Un anno dopo le primarie e il via al nuovo soggetto politico, il Pd prova a darsi strutture e dirigenti da nuovo partito.
Stamattina al cinema Dante si riuniscono i 160 membri eletti nella primavera scorsa per scegliere il nuovo esecutivo comunale e i membri della direzione. Il segretario eletto è Alessandro Maggioni, consigliere comunale, ex pupillo di Paolo Costa, ora riuscito a ottenere la maggioranza grazie soprattutto al sostegno di Massimo Cacciari e delle anime maggioritarie di Margherita e Quercia. Il suo 63 per cento di consensi peserà sicuramente sugli equilibri degli organismi dirigenti. I posti dell’ esecutivo sono 15, dieci in rappresentanza delle varie anime, cinque scelti direttamente dal segretario in una rosa di persone di sua fiducia gradite a tutti gli altri. Sui dieci di base, 6 spetteranno dunque alla corrente di Maggioni, 3 a quella del candidato Massimo Venturini (che ottenne il 33 per cento), uno a quella del’indipendente Antonino Stinà. Equilibri con il bilancino anche per la direzione, che sarà formata di 60 membri tra cui i 19 segretari dei circoli. Dei restanti 41, la metà almeno dovrà essere composta da donne. Tra i nomi che spuntano quelli di figure note ma anche giovanissimi alla loro prima esperienza come Rosteghin, Trabucco, Musolino.
Ai lavori del pomeriggio dovrebbe essere presente anche il sindaco Massimo Cacciari, che in questi mesi si è speso per una soluzione unitaria e per il candidato Maggioni. «Al di là dei nomi», dice, «è importante che questo partito cominci a lavorare sul territorio, in mezzo alla gente. Che si dia una struttura organizzata e intervenga sui problemi». Altrimenti, lascia intendere il sindaco, la strada si fa sempre più in salita. C’è da preparare prima di tutto il percorso per affrontare le elezioni provinciali della prossima primavera. Stando agli ultimi dati delle Politiche il centrodestra avanza, e ha conquistato anche comuni come Chioggia e Mirano. Ma il centrosinistra punta molto sul «buongoverno» della giunta uscente guidata da Davide Zoggia, che si ripresenta e va da Rifondazione a Italia dei Valori. Decisiva sul voto sarà la tenuta di Venezia. Un tema, quello della strategia e delle nuove alleanze, di cui si parlerà oggi durante il dibattito. (a.v.)
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