Pagine

4.7.09

Gabriele Scaramuzza all'assemblea provinciale del PD: si riparte da quì


Il Gazzettino Sabato 4 Luglio 2009
Senza idee nuove si perde Venezia
Assemblea del partito Democratico tra preoccupazioni e voglia di riscatto. "Subito una svolta"

Uno “straordinario recupero” al ballottaggio con la conquista di alcuni Comuni, punto di partenza per le elezioni comunali e regionali del 2010, e per le imminenti scadenze della stagione congressuale. A sentire le parole del segretario provinciale Gabriele Scaramuzza e dell’on. Rodolfo Viola, che ieri sera all’auditorium di Favaro hanno aperto la direzione provinciale del Pd aperta ai segretari di circolo e ai candidati, sembrava quasi che il centrosinistra le Provinciali le avesse vinte.
A dare una scossa alla platea sono state le zanzare e gli interventi in rapida successione di Paolo Costa e Valter Vanni, che qualche sassolino nelle scarpe lo avevano, eccome. “Il vero dramma – ha esordito il parlamentare europeo uscente – è che il Pd rispetto allo scorso anno ha perso a livello nazionale due milioni e 250mila voti”. E che, ha ripreso Vanni, anche lo scorso anno dopo il ko elettorale ci si consolava annunciando un’imminente ripresa che non c’è stata. “Di questo passo – ha aggiunto l’ex presidente dell’Actv – si rischia di perdere anche Venezia cullandosi sui dati della tenuta del partito in città. Perché il vero problema è che il Pd non è ancora nato e va fondato”.
E per rimanere in città, se il prossimo anno si vuole vincere, prima di pensare ai congressi e al numero dei tesserati da comunicare a Roma – in provincia attualmente sono 4.100 – bisogna cominciare a elaborare un programma con un apposito gruppo di lavoro. “E smetterla di scimmiottare la Lega – ha aggiunto Costa – con il partito del Nord e il federalismo. Tanto si sa che le copie non sono mai come gli originali”.
Il day after del centrosinistra, che dopo 25 anni ha dovuto cedere la Provincia di Venezia, è dunque cominciato. Con il segretario uscente, sul quale pendeva una mozione di sfiducia che la minoranza aveva preparato alla vigilia del direttivo, pronto a elencare la base dalla quale ripartire, con un’analisi del voto che ha rilevato la debolezza del partito nel Veneto orientale ma anche nelle nuove aree urbane e nei quartieri popolari.
Uno scenario che nemmeno il lavoro svolto dal candidato Davide Zoggia, seduto in ultima fila e più volte ringraziato nel corso degli interventi, ha potuto ribaltare. E se Zoggia sarà, in base a quanto stabilito dalla riunione dei nuovi consiglieri provinciali che ha preceduto l’assemblea, il capogruppo del Pd a Ca’ Corner (con Diego Vianello, area Margherita, vice), idee e programmi per rilanciare il partito a Venezia e nel Veneto rimangono al momento ancora tutti da costruire. Con l’estate di mezzo e la stagione congressuale da avviare, in periferia e poi a livello centrale, per dare fisionomia e prospettive all’azione politica del centrosinistra

Alberto Francesconi

Nessun commento: