LA NUOVA VENEZIA MARTEDÌ, 28 LUGLIO 2009
Regione Cacciari candida la Puppato a governatrice
«È la persona giusta anche per guidare il partito. E per le primarie dicembre è tardi»
VENEZIA. Laura Puppato segretario regionale del Pd. E candidata del centrosinistra alle Regionali 2010. Il sindaco Massimo Cacciari rompe la breve tregua che si era dato e torna a parlare di politica, entrando a gamba tesa sul tormentone che agita ex diessini e margheriti tutti contro gli altri armati anche nella propria componente. Un appello quello lanciato ieri dal sindaco filosofo ai grandi capi del suo partito e ai suoi collghi del Veneto che a vario titolo hanno storto il naso di fronte all’ipotesi, lanciata dal senatore Felice Casson di una candidatura «super partes» come quella della sindaca di Montebelluna.
VENEZIA. Laura Puppato segretario regionale del Pd. E candidata del centrosinistra alle Regionali 2010. Il sindaco Massimo Cacciari rompe la breve tregua che si era dato e torna a parlare di politica, entrando a gamba tesa sul tormentone che agita ex diessini e margheriti tutti contro gli altri armati anche nella propria componente. Un appello quello lanciato ieri dal sindaco filosofo ai grandi capi del suo partito e ai suoi collghi del Veneto che a vario titolo hanno storto il naso di fronte all’ipotesi, lanciata dal senatore Felice Casson di una candidatura «super partes» come quella della sindaca di Montebelluna.
«Vedo una grande agitazione sul congresso del Pd», attacca Cacciari, «ma poca chiarezza. Proprio per questo occorre che alla guida del Pd regionale ci sia una figura nuova, in grado di introdurre una sostanziale novità anche nei rapporti con le altre forze politiche che sono in attesa di sapere cosa vogliamo fare».
«Come esperienza amministrativa, radicamento nel territorio, età e capacità dimostrata, oltre che per il grande risultato ottenuto alle Europee di giugno, mi pare che la persona giusta sia proprio lei, Laura Puppato».
Quanto alla cordata da scegliere per il segretario nazionale, Cacciari non si schiera.
«Non sono in grado di decidere, perché nessuno dei due ha parlato di programmi. Vedrò. Marino non lo conto perché ne ho grande stima, ma lui non è un candidato vero alla segreteria. Non si può costruire una candidatura monotematica».
Infine, le primarie.
«Dicembre è troppo tardi, i nostri candidati avranno poco tempo per la campagna elettorale. Bisogna fare le primarie in novembre. E tenere ben distinta la campagna per il segretario del partito da quella del sindaco. Con un percorso ben costruito e solido. E un candidato che non venga dai partiti».
(Alberto Vitucci)
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