Il Gazzettino Domenica 5 Luglio 2009
LA DIREZIONE
Scaramuzza: «Un team di 20-30 persone per le elezioni cittadine»
Oltre tre di discussione, una trentina di interventi. E al termine della direzione provinciale del Pd, riunita l’altra sera a Favaro, la proposta del segretario Gabriele Scaramuzza: «Si è detto che il partito deve essere più presente sul territorio. Bene: organizziamo delle assemblee di area, una per ogni comprensorio, dal Portogruarese al Chioggiotto, per mettere a fuoco l’agenda politica di ogni specifica zona».
Scaramuzza: «Un team di 20-30 persone per le elezioni cittadine»
Oltre tre di discussione, una trentina di interventi. E al termine della direzione provinciale del Pd, riunita l’altra sera a Favaro, la proposta del segretario Gabriele Scaramuzza: «Si è detto che il partito deve essere più presente sul territorio. Bene: organizziamo delle assemblee di area, una per ogni comprensorio, dal Portogruarese al Chioggiotto, per mettere a fuoco l’agenda politica di ogni specifica zona».
E a prescidere dalla fase congressuale - ha detto Scaramuzza - il Pd dovrà cominciare a preparare le elezioni comunali di Venezia: non solo le primarie, ma soprattutto «un progetto di città» e «una squadra di 20-30 persone che su quel progetto lavori».
Per le elezioni regionali, sempre nel 2010, Scaramuzza ha chiesto di «costruire un contributo come partito veneziano alla proposta complessiva che noi faremo al Veneto, consapevoli di quanto pesante sia la distanza rispetto al centrodestra, ma che è proprio da qui che si potrà misurare la nostra capacità di essere di nuovo interlocutori reali e capaci, sui molti temi delle economie, delle infrastrutture, delle pianificazioni territoriali e d’area.
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la Nuova Venezia — 05 luglio 2009
Pd, al congresso senza divisioni
Per garantire la migliore scelta sul futuro candidato sindaco, il Pd veneziano metterà da parte le divisioni in vista del congresso nazionale. Una commissione di lavoro aiuterà questo meccanismo, garante il coordinatore provinciale. Il progetto si concretizzerà al prossimo direttivo prima del 20 luglio.
Per garantire la migliore scelta sul futuro candidato sindaco, il Pd veneziano metterà da parte le divisioni in vista del congresso nazionale. Una commissione di lavoro aiuterà questo meccanismo, garante il coordinatore provinciale. Il progetto si concretizzerà al prossimo direttivo prima del 20 luglio.
E’ la novità emersa dal direttivo provinciale del Pd veneziano. Dibattito durato ore, una trentina di interventi aperti dalla relazione del segretario provinciale Gabriele Scaramuzza. Hanno preso la parola in molti: da Pier Paolo Baretta a Valter Vanni, Paolo Costa, Michele Mognato. In primo piano la sconfitta alle elezioni provinciali di Davide Zoggia (che sarà capogruppo del partito in Consiglio).
Il Pd ha bisogno di tornare a lavorare sul territorio, ha ripetuto Scaramuzza, e il buon esito del voto a Venezia, ha segnalato Mognato, non deve far pensare che sia facile vincere alle Comunali del 2010. «Molti hanno sottolineato la necessità - dice Scaramuzza, l’indomani - di lavorare sulla scelta dei candidati sindaco a Venezia, mettendo da parte le divisioni sul prossimo congresso e io mi sono impegnato a far da garante».
Per Scaramuzza i candidati dovranno esser massimo 3,4, collegati a progetti e a squadre per una nuova idea forte di città. «Se sono rose fioriranno - commenta Valter Vanni - l’invito che abbiamo fatto in tanti, dal sottoscritto a Baretta, da Ribon a Costa per una gestione ordinata delle prossime primarie è stato accolto bene».
(m.ch.)
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