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29.10.08

Elezioni Provinciali, gli scenari: civiche e lista dei sindaci

Il Gazzettino 29 ottobre 2008

 

Venezia - Civici e sindaci. Pur con modalità diverse, i due opposti schieramenti che la prossima primavera si sfideranno a Ca' Corner stanno mirando allo stesso obiettivo: catturare il voto dei moderati. Per farlo si punta sui sindaci (e in genere sugli amministratori locali), ma soprattutto su persone estranee ai partiti che, vuoi perché esponenti delle professioni o in prima linea sul fronte dell'associazionismo, possono far presa sull'elettorato di centro. Una "campagna acquisti" non facile, visto che sia destra che sinistra si stanno di fatto facendo concorrenza. A sei mesi dalle elezioni (si parla del 7 giugno con eventuale ballottaggio il 21) la situazione è la seguente.

 

Il centrosinistra parte in vantaggio nel senso che ha già il candidato presidente: Davide Zoggia si ripresenterà con la coalizione che governa a Ca' Corner e ha avuto il mandato di allargarla. È Zoggia che si sta occupando di mettere in piedi una lista di "civici veri" - nome probabile "Progetto Provincia 2014" - e dunque ha bisogno di 36 candidati per ciascun collegio. Per alcune zone l'affiliazione con le civiche locali è facile: a Venezia centro storico sarà un candidato della Lista Salvadori, a Martellago un esponente della Lista Brunello. Per fine novembre dovrebbe esserci la presentazione. Saranno invece i singoli partiti a schierare in alcuni collegi amministratori locali. Nel caso del Pd non si escludono le primarie, anche se il ricorso alle urne interne del partito col tempo ha perso appeal e proseliti. I Verdi correranno da soli, rimetteranno in pista gli uscenti Da Villa, Favaro, Farina, rinviando alle Comunali del 2010 un «percorso comune» con il Pd. Rifondazione correrà col proprio simbolo: l'appello di Alessandro Sabiucciu e Rita Zanutel (assessori a Ca' Corner) e di Roberto Del Bello (consigliere provinciale) - tutti e tre dell'ala minoritaria di Nichi Vendola - di presentare una "lista unica e unitaria" che metta assieme Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra democratica, è caduto nel vuoto. «La risposta è venuta dal congresso dello scorso luglio: Rifondazione si presenterà col proprio simbolo», dice il segretario provinciale Sebastiano Bonzio. E sarà candidata gente legata al territorio. Significa, per esempio, che se Rita Zanutel vorrà correre, dovrà farlo nel suo collegio, a San Stino di Livenza, e non a Castello come nel 2004. Rifondazione, però, è corteggiata dai Comunisti Italiani: «Se presentiamo una lista unica alle Europee, non ha senso presentarci divisi alle Amministrative», dice il segretario regionale del Pdci Nicola Atalmi. In alcuni collegi potrebbe presentarsi la Sinistra democratica di Andrea Dapporto, con candidati noti in alcune zone della provincia (ad esempio Nadio Grillo a Cavarzere). Ci sarà la lista del Psi così come quella dell'Italia dei valori (e i rispettivi uscenti, Lunardelli e Funari, dovrebbero essere nuovamente della partita). Totale per Zoggia: 7 o 8 liste.

 

Il centrodestra, già in campagna elettorale con gazebo e questionari, è senza il candidato presidente, anche se Mario Dalla Tor, coordinatore di Forza Italia, si sta muovendo come il vero sfidante di Zoggia. La partita è aperta perché non è risolto il nodo delle alleanze, a partire dalla Lega, che potrebbe schierare la sandonatese Francesca Zaccariotto o il chioggiotto Sandro Boscolo Todaro. Lo scacchiere veneto, tuttavia, lascia intendere che se il Carroccio avrà (con Maurizio Conte, consigliere regionale) la presidenza della Provincia di Padova dove l'azzurro Vittorio Casarin è al secondo mandato, allora Venezia resterà in carico al Popolo della libertà, nel caso specifico a Forza Italia. Dalla Tor, con il sostegno dell'uomo forte di Forza Italia a Venezia Renato Chisso, è in pole position e ha scalzato da tempo il sindaco uscente di Spinea Claudio Tessari, ma tra gli azzurri qualche mal di pancia c'è: l'obiezione è che chi in passato ha corso sapendo di perdere e dunque si è sacrificato per la causa (Tesserin a Ca' Corner nel 2004, Campa a Ca' Farsetti nel 2005) adesso che il vento è favorevole perché non potrebbe tornare in scena? Con il Pdl (Fi e An) e (si presume) la Lega, ci sarà anche una "lista dei sindaci" (o di assessori) e una lista di moderati: l'incarico di mettere su una lista di delusi della sinistra è stato affidato all'ex pd Paolino D'Anna, ma pare che il compito si stia rivelando più difficoltoso del previsto. Quanto all'Udc, la trattativa con il Pdl è a 360 gradi: Ca' Corner e i 16 Comuni chiamati al voto.

Alda Vanzan

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