SCARAMUZZA RIBATTE A DALLA TOR
«Loro sono ossessionati noi abbiamo le risposte»
(al.va.) «Loro hanno l’ossessione di battere il nemico, noi invece vogliamo risolvere i problemi di questa provincia». Gabriele Scaramuzza, coordinatore provinciale dell’Udc, ribatte a distanza al coordinatore del Pdl Mario Dalla Tor. «C’è una differenza radicale nell’approccio - dice Scaramuzza - loro hanno una preoccupazione ossessiva di scalzare il nemico, noi la convinzione di farci carico delle domande del territorio e di dare risposte credibili. Tanto che non ci siamo risparmiati non le scarpe, ma le parole per dare queste risposte».
Il coordinatore del Partito democratico indica le priorità da affrontare: «Lavoro, economia, famiglia, sicurezza, istruzione. Abbiamo letto nei giornali dell’impegno che si è assunto il patriarca di fronte alle rappresentanze dei lavoratori di Porto Marghera: in un momento in cui i diversi corpi sociali, le categorie, la chiesa, cercano di farsi carico del problema dei lavoratori noi siamo al fianco di questi attori». Quanto ai numeri, per Scaramuzza il Pdl e la Lega hanno poco da cantare vittoria: «Il Pd è sempre il primo partito a livello provinciale. Ed è anche questa constatazione a motivarci e a convincerci per il ballottaggio. L’altro giorno ho riunito i coordinatori di circolo e e candidati nei 36 collegi, dovevamo essere poco più di un centinaio, invece, spontaneamente sono arrivati tanti militanti: alla fine eravamo in 300. Tutti con una convinzione: noi vinceremo il ballottaggio. Vinceremo perché abbiamo un programma all’altezza, l’ambizione di avere idee e risposte ai bisogni del territorio». In quell’assemblea si è parlato anche di possibili allargamenti della coalizione e di un eventuale apparentamento con l’Udc: «Il Pd è favorevole, da parte nostra abbiamo dato il via libera a Davide Zoggia. Ma abbiamo anche puntualizzato: indipendentemente dall’apparentamento con l’Udc, noi ci attrezziamo a vincere. A prescindere».
Di qui al 21 giugno i militanti del Pd vestiranno i panni dei "testimoni di Zoggia": basta comizi, si farà il porta a porta. «Sappiamo che serve uno sforzo straordinario per riportare tutti al voto, vogliamo irrobustirci nell’area centrale e lavorare più di fino nel Veneto orientale e nel litorale - dice Scaramuzza - Lo faremo moltiplicando gli incontri con le categorie, i presidi nelle piazze, il porta a porta: i nostri militanti andranno fisicamente a bussare alle porte dei cittadini».
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