CORRIERE DEL VENETO 23/06/2009
I numeri dei Comuni
Fortini e roccaforti Da Annone a Mira i record della sfida
VENEZIA — Se tutte le sezioni fossero state come la settima sezione di Venezia, che comprendeva i numeri di Castello dal 273 al 656, Davide Zoggia avrebbe vinto in carrozza: 255 voti per lui, ovvero il 72,6 per cento, contro gli appena 96 per Francesca Zaccariotto. Idem nella nona sezione, sempre Castello, numeri dal 980 al 1452: 157 voti (71 per cento) a 64. Peccato che però la neopresidente leghista abbia risposto con percentuali di quel tipo in tutto il litorale e il Veneto orientale: è lì che si è giocato il sorpasso, comune per comune, per contrastare in provincia la Venezia «rossa». Basta spulciare i dati finali per confermare un'ipotesi più che attesa: Zaccariotto ha preso infatti il 72,6 per cento ad Annone Veneto, il 68,9 per cento a Gruaro, il 68,1 per cento ad Eraclea, il 66,3 per cento a Cinto Caomaggiore. Una sfilza di vittorie clamorose, con percentuali che significano che l'hanno votata due elettori su tre. Percentuali «bulgare» che addirittura trasformano in «normale» il 63,6 per cento della sua San Dona' di Piave, la roccaforte che Zaccariotto governa e continuerà a governare come sindaco, visto che — ed è stato uno dei punti di polemica della campagna elettorale — ha già dichiarato che non mollerà la fascia di primo cittadino. Ma dall'altra parte della provincia anche Chioggia, seconda città della provincia per numero di abitanti, guidata dalla giunta di centrodestra di Romano Tiozzo, premia in maniera netta la donna forte della Lega, con il 61,6 per cento dei voti. A Zoggia resta Venezia, che con il 55 per cento si conferma un fortino difficilmente espugnabile quando toccherà votare per il sindaco l'anno prossimo, e poi le classiche zone a voto prevalentemente di centrosinistra: Camponogara (57,4 per cento), Mira (56 per cento), Mirano (54,7 per cento), anche Spinea, dove però con il 53,3 per cento dei voti il presidente uscente prende meno del neosindaco Pd Silvano Checchin (56,6). Addirittura incredibile il voto disgiunto di Scorzè, dove mentre Giovanni Battista Mestriner vince il ballottaggio di un soffio con il 51 per cento, Zaccariotto travolge Zoggia con il 59,4 per cento. E anche a Portogruaro la leghista batte l'uomo Pd, mentre il Comune ritorna nelle mani di Antonio Bertoncello.
A.Zo.
I numeri dei Comuni
Fortini e roccaforti Da Annone a Mira i record della sfida
VENEZIA — Se tutte le sezioni fossero state come la settima sezione di Venezia, che comprendeva i numeri di Castello dal 273 al 656, Davide Zoggia avrebbe vinto in carrozza: 255 voti per lui, ovvero il 72,6 per cento, contro gli appena 96 per Francesca Zaccariotto. Idem nella nona sezione, sempre Castello, numeri dal 980 al 1452: 157 voti (71 per cento) a 64. Peccato che però la neopresidente leghista abbia risposto con percentuali di quel tipo in tutto il litorale e il Veneto orientale: è lì che si è giocato il sorpasso, comune per comune, per contrastare in provincia la Venezia «rossa». Basta spulciare i dati finali per confermare un'ipotesi più che attesa: Zaccariotto ha preso infatti il 72,6 per cento ad Annone Veneto, il 68,9 per cento a Gruaro, il 68,1 per cento ad Eraclea, il 66,3 per cento a Cinto Caomaggiore. Una sfilza di vittorie clamorose, con percentuali che significano che l'hanno votata due elettori su tre. Percentuali «bulgare» che addirittura trasformano in «normale» il 63,6 per cento della sua San Dona' di Piave, la roccaforte che Zaccariotto governa e continuerà a governare come sindaco, visto che — ed è stato uno dei punti di polemica della campagna elettorale — ha già dichiarato che non mollerà la fascia di primo cittadino. Ma dall'altra parte della provincia anche Chioggia, seconda città della provincia per numero di abitanti, guidata dalla giunta di centrodestra di Romano Tiozzo, premia in maniera netta la donna forte della Lega, con il 61,6 per cento dei voti. A Zoggia resta Venezia, che con il 55 per cento si conferma un fortino difficilmente espugnabile quando toccherà votare per il sindaco l'anno prossimo, e poi le classiche zone a voto prevalentemente di centrosinistra: Camponogara (57,4 per cento), Mira (56 per cento), Mirano (54,7 per cento), anche Spinea, dove però con il 53,3 per cento dei voti il presidente uscente prende meno del neosindaco Pd Silvano Checchin (56,6). Addirittura incredibile il voto disgiunto di Scorzè, dove mentre Giovanni Battista Mestriner vince il ballottaggio di un soffio con il 51 per cento, Zaccariotto travolge Zoggia con il 59,4 per cento. E anche a Portogruaro la leghista batte l'uomo Pd, mentre il Comune ritorna nelle mani di Antonio Bertoncello.
A.Zo.
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