la Nuova Venezia — 3 giugno 2009
«Io voto Zoggia», appello con 240 firme
Un appello con 240 firme della società civile veneziana per sostenere la rielezione a presidente della Provincia di Davide Zoggia, appoggiato da tutto il centrosinistra veneziano. A centrodestra invece ieri, brividi ieri pomeriggio per il tuffo tra gli squali della candidata di Pdl e Lega Nord, Francesca Zaccariotto. E’ andato tutto per il meglio.
In 240 pro Zoggia. Sono 240 i firmatari dell’appello al voto pro Zoggia. Molti i volti noti: Gino Strada, fondatore di Emergency; l’ex senatore Marino Cortese; il presidente della Lega Cooperative Fiorenzo Davanzo; il segretario della Cgil Sergio Chiloiro; l’imprenditore Roberto Magliocco; l’artista Luigi Gardenal e ancora il presidente di Actv Marcello Panettoni. E poi esponenti di associazioni sportive e di volontariato, docenti universitari, musicisti e professionisti. Una firma ciascuno, sotto lo slogan «Io scelgo il futuro», per sostenere il candidato del centrosinistra veneziano che ha come slogan «metto la faccia per il tuo futuro».
«Nel 2005 il nostro territorio è tornato ad essere il primo in ambito regionale per reddito procapite; la pagella ecologica di Legambiente ha indicato la nostra Provincia - si legge nel testo dell’appello - come una delle più attente a livello nazionale: tutti gli indicatori socioeconomici hanno segnato questa crescita e ne hanno attribuito il merito anche al ruolo di regia amministrativa esercitato dalla Provincia di Venezia. In questi anni la Provincia di Davide Zoggia ha saputo sostenere con determinazione la sfide della modernità portando tutte le componenti del nostro sistema territoriale ad essere protagoniste della crescita e dello sviluppo».
E in questo momento difficile, di crisi economica internazionale e di difficoltà sul fronte occupazione con la crisi della chimica a Porto Marghera e i contraccolpi per le famiglie, dicono i firmatari, «c’è ancora più bisogno di chi ha saputo governare le mutazioni e trasformare le differenze che sono presenti nel nostro territorio in una ricchezza e non in un limite o lacerazione sociale».
Il tuffo della Zaccariotto. «Meglio i pescecani veri di quelli che incontri in politica». Il candidato alla presidenza della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, ieri alle 16.05 si è immersa a Jesolo nella vasca dei voracissimi squali dello Zambesi allo Shark Expo di piazza Brescia. «Mamma, andiamo a casa», le ha detto il figlioletto Giulio, di 5 anni presente con il papà Giorgio Bonet. Ma lei era decisa. Ha indossato la muta e assieme all’esperto di squali Riccardo Sturla Avogadri che l’ha accompagnata nella vasca, si è tuffata pur non sapendo nuotare. Per la prima volta con maschera ed erogatore in bocca, ha dovuto prepararsi qualche minuto con Sturla e imparare a respirare con le bombole di ossigeno. Davanti alla vasca, terreo in volto, l’assessore jesolano Daniele Bison, suo amico, e esperto in rianimazione. E’ andato tutto bene e alla fine l’immersione è diventata una festa tra i curiosi e turisti che avevano acquistato il biglietto. Il ricavato degli incassi andrà infatti ai terremotati in Abruzzo. «Non avevo paura - ha scherzato la Zaccariotto- questi squali sono mangiatori di uomini, e io sono una donna. Dovrà aver paura qualche altro candidato». E infatti Davide Zoggia si tufferà nella stessa vasca domenica, quando andrà a votare nella sua Jesolo.
(ha collaborato Giovanni Cagnassi)
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